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Cronaca Campi Bisenzio / Via Sant'Angelo

Duplice omicidio – suicidio a Sant’Angelo a Lecore: shock nella Piana

Incredulità e sconcerto dopo che l'avvocato Lamberto Albuzzani ha ucciso moglie e figlio prima di togliersi la vita. I vicini di casa: "Era una persona riservata, integerrima"

La villetta di via Sant’Angelo è sigillata dopo che ieri sera i carabinieri dei ris hanno effettuato i rilievi sul luogo del duplice omicidio – suicidio avvenuto al suo interno. Lamberto Albuzzani ha sparato a moglie e figlio. Poi, dopo aver chiamato un amico, si è ucciso. Alcuni di quelli che lo conoscevano, passano ancora davanti alla casa. Buttano un occhio dentro, poi si allontano a capo basso. Albuzzani era conosciuto in zona. Veniva da una famiglia benestante.  Il 67enne, avvocato, era presidente della Banca Credito Cooperativo Area Pratese. Una carriera florida, coronata dal quel figlio, tanto desiderato e arrivato in tarda età, che non avrebbe fatto pensare a nessuno nella frazione di Campi che un dramma di tale portata potesse aver luogo lì, a un battito di ciglia.

LA VICENDA

“Era una persona riservata, integerrima – raccontano i vicini ancora scombussolati”.  Non  riescono a capire.  Capire cosa si sia smosso in quel padre di famiglia fino a portarlo a uccidere i suoi cari. Strage scaturita da attimi  folli. Infatti la dinamica più avvalorata è che il 67enne avesse sì deciso di farla finita, ma non avrebbe pianificato di portare con sé i suoi affetti. Poi, forse scoperto, sarebbe stato travolto dalla situazione fino a commettere l’insano gesto.  “Erano gente normale. In passato Lamberto aveva avuto anche ambizioni politiche, poi naufragate. – raccontano -. Ma si era affermato ancora di più entrando al vertice della banca”.

LE PRIME INFORMAZIONI

Proprio sulla banca si sono concentrate le attenzioni degli investigatori. Visto che sulla gestione dell’istituto di credito la procura di Prato indaga per ostacolo alla vigilanza, utilizzo di falsi strumenti finanziari e falso in bilancio. Fra l'altro, la procura ipotizzerebbe irregolarità nella redazione dei bilanci legate a crediti concessi a soggetti non più affidabili. Il presidente era indagato. “Dopo gli accertamenti della guardia di finanza – raccontano i vicini – era un po’ scosso”. Gli inquirenti tendono però a escludere che ci siano nessi con la strage, infatti il suo ruolo nell’inchiesta era piuttosto marginale .

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