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Cronaca Scandicci

Condanna omicidio Ciatti, Nardella: “Sentenza ridona fiducia”

Fallani: “Amarezza per l’assoluzione del secondo imputato”

L'omicidio di Niccolò Ciatti è stato volontario. È quanto hanno deciso i giurati del tribunale di Girona, condannando Rassoul Bissoultanov (ora sarà il giudice a stabilire, in un secondo momento, l'entità della pena). Ieri pomeriggio la notizia è rimbalzata in Italia, scatenando più reazioni tra cui quella del sindaco Dario Nardella: "Non possiamo gioire di questa condanna, ma certamente la sentenza spagnola ci ridona un po' di quella fiducia nella giustizia che avevamo perso. Abbraccio i familiari di Niccolò che hanno sempre dimostrato in questi anni estrema compostezza e dignità. Nessun tribunale potrà restituire loro il figlio ma adesso, dopo quasi cinque anni, sarà meno duro affrontare il futuro".  

Il sindaco di Scandicci, comune dove vive la famiglia Ciatti, ha voluto far sapere di essere vicino alla famiglia in questo momento: “Ci son voluti quasi 5 anni per scrivere su un foglio di carta che la morte di Niccolò fu omicidio volontario, cosa che era evidente al mondo intero da subito - ha scritto Sandro Fallani su Facebook -  Pochi minuti fa la giustizia spagnola ha emesso il verdetto, aspettiamo l'entità della condanna che potrebbe variare fra i 15 e 24 anni. Mi sono sentito con la famiglia da pochissimo, rimane l'amarezza per l'assoluzione del secondo imputato. Noi come città e come comunità ci stringiamo attorno a Luigi, Cinzia  e Sara”.

Il padre di Niccolò, Luigi Ciatti, ha scritto su Facebook: "Un primo passo verso quella giustizia che Niccolò deve avere. Aspettiamo la sentenza per vedere gli anni da scontare da un mjnimo di 15 al max di 24 anni. Continueremo la nostra battaglia in Spagna e in Italia perché Niccolò merita giustizia".

Il padre: "Temiamo possa scappare"
 

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