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Cronaca Scarperia

Moto: il GP del Mugello a rischio, organizzatori 'delusi' per il poco pubblico

Il sindaco di Scarperia lancia l'allarme. Per il ceo di Dorna, gestore del motomondiale, non è opportuno che l'Italia abbia due gran premi (l'altro è il Gp di San Marino, a Misano)

Crescono i timori di perdere la MotoGp all'autodromo del Mugello dopo le affermazioni di Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna, la società organizzatrice del Motomondiale, secondo il quale per l'Italia non sarebbe opportuno avere due gran premi (l'altro è Misano come Gp di San Marino). E anche il sindaco di Scarperia, Federico Ignesti, comune in cui ha sede il circuito, evidenzia il rischio di perdere la prova iridata.

"Ho letto dichiarazioni poco gentili di Ezpeleta sul Gp d'Italia al Mugello - afferma Ignesti - So che l'evento non è andato secondo le aspettative ma arrivare a dire che due gare in Italia sono troppe mi sembra prematuro". Peraltro Ezpeleta fin dal giorno dopo alla gara aveva mostrato tutto il suo disappunto sulla poca affluenza di pubblico, sottolineando il danno d'immagine a vedere in tv la scarsità di spettatori.

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Nei giorni scorsi, ha rincarato la dose facendo trapelare l'ipotesi di una specie di ballottaggio fra i circuiti del Mugello e di Misano Adriatico (dove è già in calendario quello di San Marino e della Riviera di Rimini) per la sede del Gp d'Italia, togliendo di fatto un evento allo Stivale. Entrambe le piste però hanno un contratto con Dorna fino al 2026, quindi per il momento non dovrebbero cambiare gli equilibri ma certe parole suonano come un campanello d'allarme in un mondo globale dove vigono criteri molto severi.

"Anche in altri circuiti manca il pubblico - ha proseguito Ignesti - A Barcellona lo scorso weekend c'erano 43 mila spettatori in meno rispetto al 2019 che fu l'ultimo Gp con presenza di pubblico prima del Covid e forse quegli organizzatori dovrebbero cominciare a ripensare all'appeal dell'evento. Alla fine il Mugello ha pagato per intero il prodotto e non ha incassato quanto sperato, quindi chi deve essere scontento è l'autodromo e non la Dorna che, tra l'altro ha anche aumentato il prezzo del prodotto di circa 500.000 euro a stagione per i prossimi cinque anni".

Ignesti ha anche rivelato: "Abbiamo anche chiesto una mano al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, perché un evento mondiale come questo fa da traino al territorio per tutto l'anno e non possiamo permetterci di perderlo". 

Motomondiale 2022: la gara delle MotoGp credits Luigi Sereni

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