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Cronaca

Omicidio di Beatrice Ballerini: l'ex marito confessa in lacrime

Il 43enne ha deciso di ammettere le proprie responsabilità davanti ai militari. La ex moglie era stata strangolata quattro giorni fa in una casa di Montecatini Terme

L’ex marito di Beatrice Ballerini ha confessato l’omicidio della campigiana ritrovata giovedì scorso strangolata in un casolare dove la coppia aveva vissuto con i loro due figli fino alla separazione. Il 43enne di Montecatini era stato messo alle strette dai carabinieri tanto che è stato lui ad anticiparli e ammettere: "Sì ho ucciso io mia moglie, ma non volevo".

Massimo Parlanti è stato condotto in carcere a Pistoia dopo che il pm Claudio Curreli ha disposto, nella notte, un decreto di fermo per omicidio, aggravato dal rapporto di coniugio con la vittima. Il provvedimento è stato firmato dal magistrato al termine di un lungo interrogatorio durante il quale Parlanti ha più volte pianto. "Non riesco più a tenere questo segreto", avrebbe anche detto ai carabinieri dopo essersi presentato in caserma a Montecatini, ieri sera, con i suoi legali, all'inizio solo per fare delle dichiarazioni spontanee. Ma gli investigatori dell'Arma, quando hanno compreso l'intenzione di Parlanti di voler confessare il delitto, hanno avvisato il sostituto procuratore Curreli alla cui presenza, dopo le 20, è iniziato un lungo interrogatorio concluso verso l'1. Parlanti si sarebbe liberato del peso dell'omicidio un po' per volta, riferendo agli inquirenti anche del rapporto e del matrimonio con la ex moglie, non solo del fatto del delitto.

Da quanto emerge delle dichiarazioni di Parlanti, giovedì scorso nel pomeriggio tra i due ex, marito e moglie, c'é stato un litigio nella casa di Bolognola di Nievole, dove si sono incontrati. Lite durante cui i due avrebbero avuto una colluttazione dopodiché Parlanti avrebbe poi colpito e strangolato la donna, che ha cercato di difendersi. Tracce di pelle erano rimaste sotto le unghie della donna e i risultati del Dna erano attesi a giorni. L'ex marito, sentito a lungo subito dopo la scoperta del cadavere e poi anche successivamente, aveva inizialmente fornito un alibi, legato al fatto che era andato a riprendere i figli a scuola. Aveva anche giustificato le lievi lesioni che aveva al volto con il fatto di essere stato graffiato da uno dei figli. Un alibi che nei due colloqui precedenti avuti coi carabinieri, non aveva pienamente convinto gli investigatori, soprattutto per gli orari. Poi ieri sera e nella notte le prime ammissioni, fino ad una confessione più ampia. Parlanti ha detto di aver colpito mortalmente la moglie e di non essersene reso bene conto subito. Anche la casa messa a soqquadro, più che un depistaggio per giustificare un tentativo di rapina, sarebbe stato frutto della sua disperazione, di un suo stato confusionale dopo aver colpito Beatrice Ballerini con violenza mortale. Quindi la reazione di dover andare a prendere i bambini a scuola e portarli dai nonni, come previsto e come ha fatto, per crearsi un alibi. Massimo Parlanti ha retto i sospetti per quattro giorni. Poi ieri la decisione di recarsi dai carabinieri.
 

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