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Cronaca

Marchionne scrive una lettera ai fiorentini: “Mai offeso la città”

L'ad ha acquistato una pagina della Nazione per pubblicare una lettera in cui afferma di non aver mai offeso la città. Sarebbe stato qualcun altro a usare l'espressione 'pretty, old town'

L’ad di Fiat prova a riallacciare i rapporti con Firenze, e soprattutto i fiorentini, dopo quella battuta attribuitagli in cui avrebbe definito la "città piccola e povera". Una definizione che fece insorgere un’intera città. Una città che sebbene si divida su tutto, leggi guelfi e ghibellini, agli inizi di ottobre fece fronte comune non accentando di essere tacciata quasi come un sobborgo di terza categoria. Adesso Marchionne torna sul caso e lo fa in grande stile. Con una lettera rivolta ai cittadini di Firenze. E come? Comprando una pagina de La Nazione, il quotidiano più venduto in città. Un’operazione chiarificatrice in cui il manager afferma di non aver mai offeso la città.  

La battuta non sarebbe uscita dalla bocca di Marchionne bensì da quella di uno dei presenti, per essere raccolta da un giornalista free lance. Da cui il numero uno di Fiat avrebbe poi recuperato la registrazione. Già "nel comunicato stampa del 10 ottobre scorso mi sono riservato di esprimermi in modo definitivo su questa vicenda, quando la registrazione della conversazione fosse stata adeguatamente esaminata".
"No ho mai espresso alcun giudizio su Firenze - scrive Marchionne - o sulle sue condizioni economiche. Non io, ma qualcuno dei presenti, cercando di spiegare l'argomento della conversazione agli stranieri, ha usato l'espressione 'pretty, old town'".

"Spero - conclude Marchionne - in tutta sincerità che la questione possa considerarsi definitivamente chiusa e che il rispetto che la Fiat ed io personalmente abbiamo per Firenze, la sua storia e la sua importanza sia riconfermato al di là di ogni ragionevole dubbio. Grazie per l'attenzione, Sergio Marchionne".

RENZI -  E ancora: "Non ho mai definito il sindaco di Firenze come la brutta copia di qualcuno". Sì perché durante quell’incontro a porte chiuse con gli studenti a Bruxell, organizzato dall'associazione dei costruttori d'auto europei, fu un altro soggetto a essere preso in causa. Il sindaco rottamatore. Che solo poche ore prima aveva pungolato ad Fiat dicendo di "aver tradito gli operai". Quindi la frase "Matteo Renzi è la brutta copia di Obama ma pensa di essere Obama", secondo l'amministratore delegato non sarebbe  da accollare a lui. Precisando: “Non ho mai definito il sindaco di Firenze come la brutta copia di qualcuno". 

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