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Lunedì, 29 Aprile 2024
Occulto

Maghi, medium e cartomanti: “In Toscana un affare da quasi un miliardo di euro l'anno”

Sarebbero migliaia i toscani che si rivolgono quotidianamente agli operatori dell'occulto, la situazione illustrata da Silvano Bartolini del Codacons

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Se ne trovano a bizzeffe sulle radio e tv, sia nazionali che locali. O su internet. Parliamo di fantomatici santoni, maghi, fattucchiere o cartomanti. Se le sette in Toscana sono un problema di cui avevamo parlato nei giorni scorsi, non di meno lo è quello degli operatori dell'occulto in generale. Anzi. 

Se guardiamo al nazionale, i dati che aveva raccolto l'Osservatorio antiplagio negli ultimi rapporti pubblicati ormai anni fa parlavano di 3 milioni di italiani che annualmente si rivolgevano, tra gli altri, a chi parlava con gli astri, leggeva tarocchi o diceva di parlare con entità di vario tipo. Il tutto dando sapientemente indicazioni sulla vita futura della persona che vi si rivolgeva. E a esservisi rivolti almeno una volta nella vita, sarebbero 1 italiano su 5: quasi 13 milioni di persone.

I numeri in Toscana

Stando alle ultime stime note, in Toscana ben il 18 per cento della popolazione, ovvero circa 700mila persone, si sarebbe rivolta all'occulto. In tutta Italia gli 'operatori' tra maghi, cartomanti e tutto il resto, sarebbero circa 160mila, una cifra che però potrebbe essere aumentata.

“Stime di quanti siano esattamente in Toscana non ce ne sono – precisa Silvano Bartolini del Codacons – anche perché da un punto di vista fiscale ad esempio, non c'è un codice Ateco in cui inquadrare un mago. Però possiamo dire sicuramente che dal Covid in poi il problema è cresciuto così come che è presente in tutte le province, Firenze in testa. E allo stesso tempo possiamo fare un paio di calcoli: in Italia si stima che i maghi siano circa 1300. Di questi, tra i 400 e 500 sarebbero in Toscana. Quindi se consideriamo che le stime del Codacons nazionali parlano di 30mila italiani che si rivolgono ogni giorno a maghi e simili, possiamo ipotizzare che almeno 3mila toscani, quotidianamente interpellino i cosiddetti operatori dell'occulto”.

In pochi denunciano

Le denunce sono poche e, seppure sia stata stimata su tutta la penisola una casistica maggiore per le persone tra i 30 e 55 anni che cascano nella rete, in Toscana il problema riguarderebbe un po' tutte le fasce d'età.

“Vengono colpite persone di ogni età e ceto sociale – sottolinea Bartolini - È molto trasversale. Ci sono poi persone di bassa ed elevata cultura. Anche perché una persona può essere molto colta ma allo stesso tempo vulnerabile. Le denunce che ci arrivano sono poche rispetto alle persone che ci cascano perché si ha paura di essere messi alla berlina”.

Il giro economico in Toscana

I costi per previsioni, eliminazioni del malocchio e via dicendo oscillano, andando dalle 30 alle migliaia di euro. In Italia il giro economico stimato dal Codacons è di 8,5 miliardi di euro.

“Se facciamo il confronto con l'Italia facendo il rapporto in base al numero dei maghi e tutto il sommerso – osserva Bartolini - si può pensare che il giro economico in Toscana oscilli tra i 500 milioni e il miliardo di euro. Perché siano così tanti i maghi in Toscana, è un po' un mistero che andrebbe sociologicamente studiato”.

Perché si cade nella rete

Il primato per numero di operatori dell'occulto però spetterebbe alla Lombardia - 2.800 operatori e 200mila clienti – seguita dal Piemonte con le regioni del nord, protagoniste. Uno dei motivi della ricerca nell'occulto, sarebbe dato anche dal crollo della fede nella religione cattolica. Insomma, passata una fede se ne cerca un'altra.

“Le persone sono sempre più sole, non c'è interazione col vicino di casa – sottolinea Bartolini - Un tempo la chiesa era un grande ammortizzatore ma non essendo più il catalizzatore che era prima, la gente non ha più riferimenti. E con internet è diventato tutto molto più pericoloso. Come per le sette, tante persone vi vengono per così dire adescate da persone che gli si dimostrano in qualche modo amiche o vicine solo per avere più informazioni sulla persona e capire quali sono i punti deboli. E tendono poi a isolare la persona. La reazione a volte c'è quando uno si trova senza niente”.

Un problema di perseguibilità

Un problema non di poco conto poi, sarebbe quello legale. “Anche a livello penale non è che uno se la possa cavare – sottolinea Bartolini - risultano donazioni spontanee. Poi il plagio non è più un reato quindi di conseguenza di maghi ad esempio ce ne sono così tanti perché rientra in quelle pseudo professioni in cui andare contro la legge è quasi inesistente. Non esistendo più il reato di plagio non sono accusabili di niente queste persone. Ecco perché c'è un proliferare di maghi. Perché tutto considerato è difficile perseguirli legalmente. L’unica soluzione è parlare il più possibile di questo problema”.
 

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