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Cronaca

Magherini: il ricordo di Riky nella giornata dei diritti umani / FOTO

Il fratello del 40enne morto durante un fermo dei carabinieri: “La città è stretta attorno a noi, prepariamo il ricorso per la Corte europea”

Palloncini bianchi questa sera in piazza Santo Spirito in ricordo di Riccardo Magherini, il 40enne morto nella notte tra il 3 e il 4 marzo 2014 durante un fermo da parte dei carabinieri.

L'iniziativa è una delle tante che si sono svolte in città dopo la sentenza della Cassazione che, poche settimane fa, ha assolto i tre militari che in primo e secondo grado erano stati condannati  (a pene comprese tra i 7 e gli 8 mesi) per omicidio colposo.

In una data non casuale, l'8 dicembre, giornata dei diritti umani, perché in questo giorno del 1948 l'Assemblea Generale dell'Onu approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani.

“Siamo qui per denunciare tutti i casi dove sono stati violati i diritti umani, come nel caso di Riccardo, oltre che per informare sulla sentenza di assoluzione”, scandisce Andrea Magherini, fratello di Riccardo, in piazza assieme al padre Guido, agli amici del 'Maghero', come veniva chiamo Riccardo, e a comuni cittadini.

Una sentenza, quella della Cassazione, che ha ribaltato i primi due gradi di giudizio. “Con un colpo di spugna sono state cancellate le condanne dei carabinieri, assolti perché 'il fatto non costituisce reato', senza rinvio in appello. Ma noi non ci stiamo ed andremo fino a Strasburgo, ricorreremo alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo per avere giustizia in Europa, visto che in Italia non è stato possibile”, prosegue Andrea Magherini, annunciando che il ricorso è in via di definizione.

In piazza campeggia lo striscione 'I love Riky', lo stesso esposto in tutte le occasioni in cui si parla di Riccardo. L'associazione Acad, Associazione contro gli abusi in divisa', espone di fronte alla basilica un grande striscione con la scritta 'Vergogna: sentenza Magherini tutti assolti'.

Sulla parete del palazzo accanto alla chiesa scorrono foto di famiglia, dove si vede Riccardo Magherini in scene di vita quotidiana e con il figlioletto Brando, rimasto senza padre. Scorre anche il video con le immagini del fermo di Magherini in Borgo San Frediano, dove Magherini chiede più volte 'aiuto' e viene tenuto pancia a terra dai carabinieri anche dopo che smetterà di parlare: fermo che si concluderà con la morte del 40enne.

“La città è stretta attorno a noi. Non ho parole per l'emozione provata dalla scritta della curva Fiesole 'I love Riky'”, conclude Andrea, ricordando la coreografia dei tifosi viola in occasione dell'ultima partita casalinga contro la Juventus.

In piazza anche i consiglieri comunali Fabrizio Ricci, Luca Milani e Leonardo Bieber (Pd), Tommaso Grassi e Donella Verdi (Firenze riparte a Sinistra), Miriam Amato (Potere al Popolo) e il presidente del consiglio comunale Andrea Ceccarelli. C'è anche l'ex 'sceriffo' Graziano Cioni.

E proprio oggi il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, presentato da Amato, che chiede al Comune di Firenze di farsi “promotore di iniziative, in accordo con la famiglia Magherini, per ricordare la prematura morte di Riccardo e che si adoperi per supportare la famiglia nelle future iniziative promosse sul territorio e prosegua nell'intento di individuare un luogo della città da dedicare a Riccardo”.

“La nostra vicinanza alla famiglia c'è sempre stata. Non possiamo entrare nel merito delle sentenze della magistratura, certo le circostanze in cui ha perso la vita Riccardo quanto meno ci lasciano l'amaro in bocca”, il commento di Ceccarelli. Il luogo che l'amministrazione dedicherà a Riccardo, ancora da individuare, sarà comunque in Oltrarno, perché era questo il quartiere del 'Maghero'.

FOTO - Sit in per Riccardo Magherini nella giornata dei diritti umani

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