Dalla “stella fucsia” di Lucrezia Borghi 42mila euro per il Meyer

Ogni stella fucsia una raccolta fondi, un progetto realizzato, un sorriso che si è tradotto in un’azione concreta e tangibile. Sono oltre 42mila euro in sette anni i fondi per sostenere le attività e i progetti dell’ospedale pediatrico Meyer raccolti dai familiari di Lucrezia Borghi, giovane grevigiana scomparsa nel 2016 a causa di un incidente stradale in Spagna che adesso hanno deciso di costituire un’associazione per portare avanti le attività benefiche.

Finora le donazioni, ricavate dalla vendita degli oggetti realizzati nel ricordo di Lucrezia identificati dal simbolo della stella fucsia. hanno permesso di acquistare un holter pressorio settimanale per il reparto di cardiologia, un frigorifero per i farmaci e una culla per rooming-in per il reparto di terapia intensiva neonatale, un concentratore di ossigeno, un elettrocardiografo per il pronto soccorso, un letto pediatrico allungabile con bilancia elettronica integrata. Nel 2017 è stata inoltre intestata una stanza della pediatria del Meyer alla memoria di Lucrezia a testimonianza dell'importante sostegno portato all’attività del reparto; l’anno successivo le è stata dedicata una delle nuove sale di lettura del Meyer Health Campus.  Quanto alla raccolta 2023 la donazione ha consentito l'acquisto di un elettrocardiografo di ultima generazione, progettato per riprodurre graficamente l'attività del cuore.

E adesso il progetto della famiglia, senza in alcun modo modificare la volontà e i connotati originari, ha scelto di assumere una nuova forma. Da qualche settimana si è costituita l'associazione ‘Lucrezia Borghi’, presieduta da Gregorio, fratello di Lucrezia, affiancato dal padre Fabrizio, in qualità di vicepresidente, dall'avvocato Stefano Bartoli, nel ruolo di segretario, da Leonardo Meini nella carica di tesoriere e da altri familiari in quanto soci.

 “Un augurio speciale all'associazione Lucrezia Borghi perché le attività e l'impegno profusi a favore della fondazione Meyer possano continuare come esempio e modello di cultura solidale e cittadinanza attiva, attenta ai bisogni dei più fragili, nel ricordo di una giovane brillante studentessa che ha lasciato traccia di sé, della propria armoniosa personalità in ogni azione intrapresa dalla famiglia”, arriva anche dal sindaco di Greve, Paolo Sottani.

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