Nardella: “Bene la legge sugli ecovandali, non si difende l’ambiente colpendo la cultura”
Il sindaco: “Andremo avanti con la richiesta di costituzione di parte civile per i danni a Palazzo Vecchio”
“Non ho ripensamenti: chi viole manifestare anche in modo forte e coraggioso sul tema dell’emergenza ambientale ha il diritto di farlo, ma non colpendo la cultura. Né fisicamente né simbolicamente”. Il sindaco di Firenze Dario Nardella plaude alla stretta sugli “eco vandali” diventata ieri legge dopo il definitivo via libera da parte del parlamento, con multe da 10 a 60mila euro e il carcere per i casi più gravi. Una legge nata anche sull’onda del blitz a Palazzo Vecchio da parte degli attivisti di Ultima generazione lo scorso marzo. “Chi deturpa, danneggia, imbratta un monumento deve risarcire lo Stato per le spese sostenute per ripristinare lo stato dei luoghi”, aveva esultato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
E la linea di Nardella, le cui immagini del “placcaggio” in piazza della Signoria fecero il giro del mondo, è la stessa: “L’arte non può essere violentata solo per ottenere visibilità. Dobbiamo difendere il patrimonio culturale come difendiamo salute e ambiente. Alla facciata del 1300 di Palazzo Vecchio è stato fatto un danno da 30mila euro, perché la vernice lavabile è entrata nella superficie porosa. Per questo confermo, visto che il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno, che andremo avanti con la richiesta all’Avvocatura dello Stato di costituirci parte civile. Non ho nulla contro questi ragazzi, anzi penso che bisogna parlare con loro - sottolinea il sindaco che per questa apertura era già stato contestato dal centrodestra cittadino - ma non è attaccando l’arte che ottieni ragione sul tema dell’emergenza ambientale. Su questo ho le idee chiarissime e non torno indietro”.
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Il blitz di Ultima generazione a Palazzo Vecchio
