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Cronaca

Il karaoke nella Rsa per tornare a vivere dopo il Covid. Una festa sognando Ranieri e Al Bano

L'iniziativa di Massimo Mattei: "Il 30 aprile finiranno le restrizioni, pronti a riaprirci. Per gli anziani sarà bellissimo"

"Direttore, per favore, ci mette il karaoke?". Una domanda tenera, da bambini, di quelle a cui non si può dire di no. A maggior ragione se ad avanzarla, in realtà, è un gruppo di persone anziane.

Il luogo in cui vivono non sarebbe proprio quello in cui uno sogna di finire. Ma proprio per questo, forse, fa simpatia l'idea di fare qualcosa per regalare un po' di leggerezza a chi vive gli ultimi anni in condizioni di salute precarie. 

E allora eccola l'iniziativa: una festa per far cantare gli anziani, non appena cadrà ogni limitazione nei contatti con l'esterno. Per loro, che per condizione sono costretti a restare confinati in un edificio, le limitazioni del Covid sono state ancora più pesanti.

A dire sì alla richiesta degli "inquilini" della Rsa "Guidi Raggio" di via degli Alfani è Massimo Mattei. In città è noto come politico, ma è appassionato anche di musica. E soprattutto di mestiere gestisce, per l'appunto, case di riposo: "Il 30 di aprile, se non ci saranno proroghe, l'emergenza finirà anche nelle nostre strutture. Da noi il covid l'ho perso io, ma all'interno della struttura non abbiamo avuto un solo caso", sottolinea.

E allora quale migliore idea se non quella di festeggiare il momento? E come? "Semplicemente ricominciando a fare ciò che facevamo prima", dice Mattei. "Nel 2019 avevamo invitato a cantare persino Memo Remigi: lui si prestò in modo molto carino, fu una grande festa". E i "ragazzi" della Rsa, raccontano quelli che c'erano, apparivano felici. Proprio come bambini.

"Nella nostra struttura abbiamo la fortuna di avere un grande giardino, quando arriva la bella stagione è davvero un bel luogo", spiega Mattei. In via degli Alfani stanno già facendo le prove con il nuovo acquisto: un karaoke nuovo di pacca. "Quando arriverà un po' di caldo lo faremo subito, sarà bellissimo riaprirsi alla città", aggiunge.

E la mente viaggia sognando ospiti d'onore. Da Al Bano a Massimo Ranieri: "Impazzirebbero, - confessa Mattei - mi accontenterei di molto, ma molto meno". "Anni fa da noi venne anche Narciso Parigi: - racconta - fu meraviglioso".

E poi la romantica invocazione, che ha lanciato anche tramite la sua pagina Facebook: "L'importante è riaprirsi. Tornare a dare valore positivo alla parola contaminazione anche qua dentro. L'importante è cantare. Essere felici. Non far sentire mai più nessuno solo. Forse, nonostante questi anni maledetti, noi ci siamo riusciti".

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