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Cronaca

Firenze, 'l'infermiera killer' non ha ucciso nessuno: Fausta Bonino assolta in appello

La corte di Appello di Firenze ribalta la sentenza di primo grado che aveva comminato l'ergastolo alla donna di Piombino. E lei scoppia a piangere: "Erano tutte menzogne"

Non ha ucciso nessuno, tramite dosi massicce di eparina. Nessun omicidio, solo un anno e mezzo di condanna, per ricettazione. Ribaltata in appello a Firenze la sentenza nei confronti di Fausta Bonino, l’infermiera dell’ospedale di Piombino finita a processo per i decessi di dieci pazienti tra il 2014 e il 2015.

In primo grado, il gup del tribunale di Livorno Marco Saquegna aveva condannato Bonino all’ergastolo per omicidio volontario plurimo e aggravato perché ritenuta colpevole di 4 dei 10 decessi contestati dalla procura. La Corte d’Appello di Firenze l’ha invece assolta da tutte le contestazioni relative alla morte dei pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale Villamarina, dove la 58enne lavorava.

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Il procuratore generale Fabio Origlio aveva chiesto la condanna all’ergastolo per nove dei dieci casi contestati. I difensori dell’infermiera, che si è sempre proclamata innocente, aveva invece chiesto l’assoluzione. “Ancora non ci credo”, ha detto Bonino, indagata nel dicembre 2015 e arrestata il marzo successivo, dopo la sentenza d’assoluzione.

La donna, accompagnata dai familiari nel palazzo di giustizia fiorentino, è scoppiata in lacrime alla lettura del dispositivo: “Non potevano accusarmi – ha aggiunto – per delle menzogne dette da qualcuno, non c’era altro”.

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