"Dal fiume Arno alla tela", il documentario che racconta l'Alluvione di Firenze da un punto di vista inedito
Il regista Lorenzo Ciani filma la storia di Gianni Cecionesi, scopertosi pittore a 70 anni. La sua ispirazione arriva dai tragici avvenimenti del novembre 1966, quando la città venne sommersa dalle acque del fiume Arno
“Premetto che non so disegnare”. Inizia così la storia del fiorentino Gianni Cecionesi, per 30 anni vigile urbano, scopertosi pittore alla “tenera” età di 70 anni. La sua ispirazione arriva dai tragici avvenimenti del novembre 1966, quando la città venne sommersa dalle acque del fiume Arno.
Quel giorno si ritrovò su una barca lungo viale Belfiore, nel disperato tentativo di raggiungere Porta a Prato, per poi essere ricacciato indietro dalla corrente. Neanche il tempo è riuscito a scalfire l'immagine apocalittica della Firenze alluvionata, tanto che, a distanza di decenni, Gianni ha deciso di rievocare quei momenti, fissandoli sulla tela.
Una piccola, grande storia, scoperta e recuperata dal regista fiorentino Lorenzo Ciani come un fossile nel terreno, seguendo la lezione degli Angeli del Fango, che salvarono vite e opere d’arte caricandole su carriole stipate di paglia e legna.
Una storia riemersa con forza dalle pieghe nascoste del reale, un ricordo cercato, dissepolto e ripulito dalle incrostazioni del tempo, per essere nuovamente raccontato: il risultato è il documentario “Dal fiume Arno alla tela”, disponibile gratuitamente su Youtube, dove il regista ci porta lungo le strade di Firenze fino al piccolo garage dove Gianni realizza le sue opere, scandagliando ricordi e colori di una vita intera.
Selezionato alla prima edizione del Festival del Cinema Povero e posizionatosi al terzo posto al Firenze Short Film Festival, il documentario dimostra come, anche nelle esperienze più tragiche, si possa trovare lo spunto ideale per creare arte. Raccontando come questa, alla fine, sia solo la vita posta su un gradino più alto.
