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La lettera

Disforia di genere, parlano i genitori: “L’ispezione a Careggi mette a rischio il futuro dei nostri figli e delle nostre figlie”

Un gruppo di famiglie scrive al ministro della Salute e alla Regione: “Sbigottiti da metodo inquisitorio”

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“Stiamo assistendo sbigottite a quanto sta succedendo alla Sod dell’ospedale di Careggi che si occupa dei percorsi di affermazione di genere in seguito all’interrogazione parlamentare del senatore Gasparri avvenuta in data 18 dicembre 2023.  All’interrogazione parlamentare è seguita un'ispezione che a noi famiglie pare proprio una deliberata volontà di mettere a rischio il futuro dei nostri figli e delle nostre figlie”. A scriverlo, in una lettera aperta inviata al ministro della Salute Orazio Schillaci, al presidente della Regione Eugenio Giani e all’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini, un nutrito gruppo di famiglie di giovani persone transgender seguite nei vari centri italiani, secondo cui “si sta cercando in modo inquisitorio l’errore per ragioni politiche sulla pelle delle nostre famiglie e delle persone più giovani che invece dovrebbero essere quelle che più stanno a cuore a uno Stato democratico”.

Secondo i firmatari della lettera, che ricordano come “l’Italia è notoriamente fanalino di coda riguardo ai diritti delle persone transgender che sono totalmente invisibili e prive di diritti”,  le famiglie seguite a Careggi “sono già certe della validità dell’operato dell’ospedale fiorentino. Come persone dirette interessate siamo le prime a ritenere che sia legittimo volersi accertare che sia tutelato il benessere delle persone. Contestiamo però a gran voce la modalità”. Da qui la richiesta affinché  “sia verificata la competenza sulla tematica di chi sta eseguendo l’ispezione, chiediamo che ci si accerti che tale controllo avvenga seguendo criteri legali, chiediamo che almeno chi fa politica smetta di sostenere pubblicamente finti dati scientifici che alludono alla follia dei nostri figli e delle nostre figlie e che già condannano mediaticamente l’operato di Careggi e l’uso della triptorelina e plagiano l’opinione pubblica”. 

La lettera si chiude con un rinnovato appello a non mettere a rischio “le vite dei nostri figli e delle nostre figlie sia a livello sanitario che a livello sociale”, denunciando gli insulti e le minacce arrivate ieri via mail a una famiglia.

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