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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A Santa Maria Novella i depositi dei Musei civici si aprono al pubblico: in mostra (per ora) oltre 300 opere

Ogni sabato visite guidate su prenotazione. Nardella: “Primo importante capitolo della riqualificazione dell’intero complesso, un obiettivo ambizioso che diventa realtà”

Oltre mille metri quadri su tre piani per ospitare le opere dei musei comunali finora sconosciute al pubblico perché chiuse in depositi e magazzini. Al momento negli spazi di Santa Maria Novella sono più di 300 quelle che si possono ammirare, ma una volta a pieno regime saranno circa 4.500. Più di due milioni l’investimento complessivo: due soltanto per la ristrutturazione delle sale, 40mila per il trasporto e l’allestimento, altri 200mila per le fasi successive. 

“Confluiranno qui una serie di raccolte che in questo momento sono suddivise in varie sedi di deposito provvisorie dei musei civici fiorentini che finalmente in questi nuovi spazi attrezzati secondo gli standard di conservazione, potranno essere riordinate e rese fruibili seguendo procedure ben precise di accesso contingentato”, spiega Silvia Colucci, curatrice del museo di Santa Maria Novella.

La maggior parte delle opere risalgono al 1800 e 1900, autori toscani e non: da Renato Guttuso a Carlo Carrà, da Massimo Campigli a Emilio Vedova e Lucio Fontana. Ma non solo: a breve saranno trasferite anche le sinopie degli affreschi del Chiostro verde di Santa Maria Novella. A queste andranno progressivamente ad aggiungersi: la rimanente parte delle collezioni novecentesche, funzionali alle rotazioni espositive del vicino Museo Novecento, alcune raccolte ottocentesche, tra le quali quella dell’ex Museo del Risorgimento e il legato di Icilio Cappellini comprendente dipinti dei Macchiaioli, le opere non esposte dell’ex Museo storico-topografico Firenze com'era e un'ampia rassegna di marmi, gessi e reperti lapidei di varia provenienza; il piano terrà, infatti, ospiterà statue e sculture.

Nardella: “Un obiettivo ambizioso che diventa realtà”

“Credo non ci sia niente di più spiacevole per un Paese come l’Italia, dove c’è una grande concentrazione di opere d’arte, averne così tante chiuse nei depositi senza che i cittadini le possano ammirare. Per quanto riguarda il patrimonio del Comune di Firenze questo non è più vero” rivendica il sindaco Dario Nardella, con quella che pare una stoccata all’ex direttore degli Uffizi. “Questo archivio rappresenta  il primo capitolo di riqualificazione di tutto complesso di Santa Maria Novella. Arriveremo a contenere ben 4500 opere, che saranno tutte godibili e visitabili. È una grandissima conquista di cultura e civiltà, un obiettivo ambizioso che diventa realtà. Credo che non avrà niente da invidiare a un qualunque museo”. Al momento i depositi negli spazi di Santa Maria Novella saranno aperti al pubblico il sabato, su prenotazione, con visite guidate. Ma in caso di grande afflusso i giorni potrebbero aumentare. Il primo appuntamento è in realtà per venerdì 26 alle ore 14, 15 e 16 quindi sabato 27 alle ore 10, 11 e 12 e saranno gratuite; a partire da febbraio, proseguiranno a pagamento ogni sabato. La prenotazione è sempre obbligatoria al numero 055.2768224,

“Naturalmente - ricorda Nardella - è solo una parte di un progetto più grande: l’ampliamento del museo, il nuovo caffè con ingresso sulla piazza, la riqualificazione del cortile interno e altro. Santa Maria Novella sarà sempre più un centro polivalente nel cuore della città, il più grande hub sociale e culturale d’Italia, con migliaia di metri quadri che guardano anche alla residenza visto che nasceranno una biblioteca e 50 appartamenti per giovani coppie e famiglie”.

 

Depositi Musei civici Firenze

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