rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Sicurezza / Centro storico

Le Cascine e stazione, bocciata la richiesta del Comune: più controlli ma niente presidio fisso

Riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, oggi nuovo tavolo tecnico

Qui il link per seguire il canale whatsapp di FirenzeToday

Ci saranno più controlli, ma niente presidi fissi h24, come avrebbe voluto il Comune di Firenze. Questo l’esito della Cosp che si è tenuto ieri in prefettura dopo i fatti di cronaca dell’ultimo fine settimana.

Un aumento dei controlli definito “poderoso”, ma con modalità e mezzi che saranno stabiliti oggi nel tavolo tecnico presieduto dal questore, Maurizio Auriemma, finito nel mirino del Pd che lunedì ne aveva chiesto la rimozione. Fari puntati su tre tre zone del quartiere 1 e del centro storico:  “Santa Maria Novella, che sta presentando delle criticità e che dal 5 aprile vedrà l’incremento dei militari impiegati nell’operazione ‘Strade sicure’; le Cascine, soprattutto l’area delle Pavoniere e le fermate del tram; via Palazzuolo”. A renderlo noto è la prefetta Francesca Ferrandino, illustrando le misure prese nel corso del vertice.

Oltre a questo, e alle attività già in essere (come il piano per arginare il fenomeno delle spaccate), verrà messa in campo “una poderosa e ulteriore attività di natura amministrativa che farà leva non solo sugli esercizi commerciali, ma anche su un altro elemento considerato critico, e cioè il fenomeno delle sublocazioni”. Il tutto, assicura, “senza tralasciare né trascurare il presidio degli altri quattro quartieri, che verrà garantito”. 

Proprio al questore Auriemma toccherà domani presiedere il tavolo operativo. Anche se la linea di massima sembra tracciata: verifiche sui locali pubblici, commerciali e sui minimarket; i controlli sulle locazioni e gli affitti brevi; il presidio del territorio.  

“Abbiamo proposto di istituire in queste zone presidi fissi h24 di forze dell’ordine ma ci è stato risposto che lo sforzo in termini di agenti non lo consente in modo efficace per non lasciare sguarnite altre aree della città”, ha detto l’assessore alla sicurezza urbana di Palazzo Vecchio Benedetta Albanese, al termine della riunione. “Per noi la pubblica sicurezza deve essere garantita ad ogni costo e in tutto il territorio. Il tavolo ha stabilito che verranno potenziati servizi a cui anche noi parteciperemo perché ci sta a cuore la sicurezza della cittadinanza”.

A bocciare i presidi fissi è stato lo stesso questore:  “Credo che le unità mobili sul territorio possano garantire una maggiore efficacia d’intervento, garantendo al contempo anche la visibilità della forza di polizia dispiegata sul territorio”.  Anche perché, in realtà, la coperta continua a essere corta, come sottlinea ancora Albanese: “Fare dei presidi fissi in queste zone comporterebbero uno sforzo, in termini di agenti, che non è possibile mettere in campo se non depotenziando il resto del territorio”. Questo, ecco la polemica politica rivolta al governo, “ci riporta al tema degli organici” e a quei 200 agenti in più che Palazzo Vecchio chiede invano da mesi. 

“No alla polizia come capro espiatorio”

Intanto anche ieri nuovi attestati di solidarietà al questore. Per il sindacato di polizia Sap “è assolutamente inconcepibile che la politica cerchi di strumentalizzare la polizia di Stato per fini elettorali o per coprire le proprie mancanze croniche nel garantire la sicurezza della città. La problematica della sicurezza non può essere risolta con una semplice sostituzione del questore. Al contrario, richiede un approccio sistemico e una collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte. Siamo pronti a partecipare a un confronto in consiglio comunale per discutere seriamente delle questioni di sicurezza, ma la polizia di Stato non può essere utilizzata come capro espiatorio”.

Anche per il quasi omonimo Siap, “attaccare il questore significa attaccare tutte le donne e gli uomini della polizia di Stato in servizio a Firenze che diuturnalmente, stando per strada, si occupano dei più disparati servizi di vigilanza, del controllo del territorio e dei servizi di ordine pubblico fondamentali per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini”.

Solidarietà ad Auriemma pure dal Coordinamento dei comitati cittadini, mentre sul fronte politico è la Lega a far sentire la propria voce con il capogruppo in consiglio comunale Federico Bussolin e il consigliere regionale Giovanni Galli:  “Non è attaccando le Istituzioni che si risolvono i problemi di una città che è, non da ora, sempre più terra di conquista di delinquenti senza scrupoli. Tentare d’incolpare il questore è un gesto fatto ad arte per nascondere le tante mancanze, poste in essere anche in questo delicato contesto da un’amministrazione assolutamente carente in tutti questi anni”.

Omicidio in largo Alinari

Maxi rissa in via Palazzuolo

Ferito a colpi di forbici alla Fortezza

Accoltellato alla fermata del tram

Negozianti esasperati

L’allarme dei commercianti della stazione

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le Cascine e stazione, bocciata la richiesta del Comune: più controlli ma niente presidio fisso

FirenzeToday è in caricamento