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Cronaca

Coronavirus, la Toscana si chiude: arancione da mercoledì 11 novembre

Lo annuncia il governatore della Regione Abruzzo dopo una riunione con il ministro della salute Speranza

"Il ministro Roberto Speranza mi ha anticipato l'esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo - insieme a Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana – nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare, avranno decorrenza da mercoledì". Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Come paventato da più parti, la Toscana diventa dunque zona arancione.

Lo sarà, operativamente, a partire da mercoledì 11 novembre.

Toscana regione arancione: cosa cambia

La differenziazione di partenza è tra zona gialla (rischio moderato), zona arancione (rischio medio-alto) e zona rossa (rischio alto). In tutte le zone è valida la regola del coprifuoco dalle 22 alle 5 salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

Le tre zone (gialla, arancione e rossa) condividono anche la capienza dei mezzi pubblici dimezzata al 50%, musei e mostre chiusi, corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.

La prima differenza riguarda gli spostamenti fuori Regione, che sono consentiti nella zona gialla (ma è raccomandato di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per situazioni di necessità) e sono vietati in entrata e in uscita dalla zona arancione, sempre salvo esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Nelle regioni arancioni sono vietati anche gli spostamenti tra Comuni. Inoltre bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie sono sempre chiusi ma potranno continuare a vendere cibo da asporto dalle 5 alle 22 o consegnarlo a domicilio.

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In più in tutte le zone è in vigore la didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per la terza media.

Sia nella zona gialla che nella zona arancione e rossa, infine i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno. Restano aperti negozi e supermercati.

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