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Cronaca Empoli

Covid: nell'Empolese sanità al collasso, contagi galoppanti e allarme nelle Rsa. I sindaci: "Misure drastiche", Giani: "Dovete vararle voi"

Davanti all'acuirsi dell'emergenza nel Fiorentino, la maggioranza litiga su chi debba prendere le decisioni. Lega: "Scenario disastroso, responsabilità politiche evidenti"

Allarme Coronavirus nell'Empolese Valdelsa: la terapia intensiva dell'unico ospedale dell'area, il San Giuseppe di Empoli, è letteralmente saturo e non riesce più a ricevere pazienti, che vengono dirottati prevalentemente a Firenze. Intanto i contagi tra la popolazione e nelle Rsa della zona si moltiplicano.

Per questo i sindaci del territorio hanno scritto una lettera al governatore Giani, chiedendo "una nuova verifica dei dati e misure più drastiche", ovvero un 'cambio di colore' per la loro zona, da gialla ad arancione o rossa. 

"Il nuovo Dpcm - dichiara il Presidente dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, Alessio Falorni - ha introdotto un regime differenziato di rischio contagio che inserisce la Toscana in zona gialla, quindi in un quadro moderatamente accettabile di diffusione del contagio, ció però non trova corrispondenza nei dati di un'ampia area della nostra regione".

I territori dell'Empolese Valdelsa - si spiega nella lettera - non hanno infatti numeri molto dissimili da quelli delle aree più colpite della Lombardia o del Piemonte. Inoltre - si legge - se è vero che i 21 indicatori utilizzati per l'attribuzione del “colore di rischio” alle regioni, o a parte di territori di esse, hanno carattere medico-sanitario, sono proprio le notizie e i dati che giungono dai presidi ospedalieri della zona che mettono più in allarme e fanno presagire il pericolo di una diffusione del contagio “fuori controllo”.

Coronavirus: Toscana, 'arancione' all'orizzonte

"L'ospedale San Giuseppe di Empoli - spiega Alessio Spinelli, presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa - ha aumentato i setting per i malati Covid, a discapito delle prestazioni extra Covid, che rischiano di non essere soddisfatte. Senza contare che la terapia intensiva è ormai satura e che i contagi colpiscono anche il personale medico-sanitario in maniera sempre più frequente e quindi con grosse difficoltà di ricambio. Il pronto soccorso è in difficoltà e dirotta molte persone con patologie extra Covid su Careggi. A tutto ciò si aggiunge la situazione critica di tre Rsa della zona, prese in carico dal servizio Asl, dove purtroppo si sono registrati anche casi di decessi".

Giani-sindaci, botta e risposta sulla stretta

Per tutti questi motivi e per il sentimento di ansia e impotenza che li sta colpendo, i sindaci dell'Empolese Valdelsa hanno chiesto con urgenza un immediato monitoraggio dell'andamento epidemiologico nella aree più colpite della regione, affinché sia attribuito ai territori l'esatta classificazione di “rischio contagio”, con provvedimenti che rispecchino il reale scenario di diffusione del virus.

Giani ha risposto all’appello annunciando un’inchiesta epidemiologica sulla zona. E ha anticipato che eventuali strette sulle regole, però, dovranno essere varate dai sindaci stessi. Una risposta che pare non sia piaciuta agli stessi sindaci. 

Opposizione all'attacco

Nè alla Lega che va all'attacco della maggioranza: “Già nel febbraio scorso – sottolineano i capigruppo del Carroccio nell’Empolese Valdelsa Susi Giglioli (Castelfiorentino), Andrea Picchielli (Empoli), Damiano Baldini (Certaldo), Marco Manuelli (Gambassi) e Gianmarco Porciani (Fucecchio) insieme alla consigliera regionale Elisa Tozzi - avevamo chiesto chiarimenti alla Giunta dell'Unione in merito al Coronavirus, affinché venissero individuate misure per arginarlo. La questione fu presa con colpevole leggerezza: l’allora assessore alla sanità Saccardi non si presentò neppure, in dispregio all’organo collegiale”.

“Dopo 7 mesi e numerose richieste a tutti i livelli istituzionali al fine di approntare le misure sanitarie utili ad affrontare la crisi pandemica, creazione di protocolli di cura domiciliare compresi, abbiamo conferma che l'ospedale San Giuseppe di Empoli è non solo saturo ma ha comunicato di non poter più ospedalizzare pazienti non-covid, dirottando i nuovi pazienti verso altri nosocomi, a loro volta già prossimi al collasso” aggiungono.

“Siamo di fronte a uno scenario disastroso che ha responsabilità amministrative chiare, logicamente conseguenti a una gestione politica del territorio ormai incancrenita che ha criminosamente smantellato, anno dopo anno, la sanità territoriale. Basti pensare alla scelta disastrosa, da parte della maggioranza, di mantenere un unico ospedale in tutto l’Empolese-Valdelsa" concludono i consiglieri.

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