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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Cittadinanza onoraria al rapper iraniano Toomaj Salehi

Durante il consiglio comunale

Ieri il sindaco Dario Nardella, nel corso del consiglio comunale, ha consegnato a Shabnam Khosravi, cugina del rapper iraniano Toomaj Salehi, la cittadinanza onoraria di Firenze.

“Vorrei ringraziare i proponenti di questa delibera consiliare che rappresenta un atto significativo e molto forte perché incarna il legame profondo che esiste tra la comunità fiorentina e la comunità iraniana. Questo atto – ha detto il sindaco Dario Nardella – ribadisce l’impegno mai sopito della città di Firenze per i diritti umani universali, in Iran e nel mondo intero. Oggi Firenze, che è una delle grandi capitali della cultura, ribadisce che non ci sono deroghe ai diritti umani. Ci auguriamo di scuotere la coscienza di chi può prendere una decisione del giovane musicista. Non è la prima volta che il consiglio comunale conferisce un’onorificenza a chi non può essere presente. Era già successo, per esempio, con Nelson Mandela. Finché ce ne sarà bisogno, Firenze ci sarà sempre”.

“Voglio ringraziare tutto il Consiglio comunale per il voto unanime alla delibera, manifestando così la tradizione di città dell'umanesimo. Il Consiglio comunale di Firenze, nel corso degli anni – ha aggiunto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – ha sostenuto l’impegno di coloro che in Iran si battono per la libertà, la democrazia i diritti umani in modo particolare per i diritti delle donne. A seguito della morte delle 22enne Mahsa Amini che mentre era in vacanza con la sua famiglia è stata arrestata dalla “polizia morale” per “abbigliamento inappropriato”, in tutto il paese è scoppiata la rivolta. La sua colpa? Un ciuffo di capelli fuoriusciva dal velo in cui era avvolta. Poco dopo l’arresto, la ragazza è entrata in coma ed è deceduta all’ospedale di Teheran, dove era stata ricoverata. La morte della giovane ha provocato un’ondata di proteste, il caso infatti è uscito dai confini iraniani e ha raggiunto una dimensione globale. La repressione alle proteste guidate dalle donne iraniane ha già fatto morti e feriti tra la capitale e la regione del Kurdistan iraniano, con centinaia di persone arrestate e tutt’ora in stato di fermo con accuse pesanti che comportano anche la condanna a morte. In questo contesto è maturato l’arresto lo scorso 20 ottobre del rapper Toomaj Salehi molto seguito nel suo Paese, nelle sue canzoni denuncia la violenza del regime iraniano chiedendo la fine della Repubblica islamica, e che si è subito schierato a sostegno delle vaste manifestazioni seguite alla morte di Mahsa Amini. Il giovane rapper rischia la pena di morte imminente se l’opinione pubblica internazionale non riuscirà a mobilitarsi in tempo; come cittadino onorario di Firenze potremo scrivere all’ambasciata iraniana in Italia per avere sue notizie per chiedere clemenza per lui e per tutte le donne e gli uomini che stanno chiedendo solo un paese più giusto e libero”.

“Questa cittadinanza – ha detto la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – ha avuto un lungo percorso, proposta con forza e determinazione dalle varie componenti della comunità iraniana, fu poi rilanciata da vari consiglieri, infine ha preso la forma di delibera ed è arrivata alla sua approvazione. Un impegno assunto pur nella consapevolezza del pericolo che Toomaj Salehi sta correndo. Un impegno che adesso è importante rendere concreto chiedendo conto sulle condizioni di questo giovane uomo all'Ambasciata dell' Iran e al governo iraniano, facendo pressione affinché gli sia risparmiata la vita, sia liberato. Come detto anche in aula, Toomaj è simbolo di una generazione che sta chiedendo democrazia, è simbolo dei 20.000 uomini e donne incarcerati in questi mesi perché partecipanti alle proteste”.

“Ringrazio il sindaco per questo atto coraggioso e significativo che pone Firenze sempre al centro dell’attenzione ai diritti umani. Ho partecipato alla manifestazione di protesta del popolo iraniano che vive a Firenze e si riconosce nel movimento Donna vita libertà. Sono tantissimi gli iraniani che vivono nella nostra città – ha concluso il consigliere del Partito Democratico Stefano Di Puccio – una vera e propria comunità, ex studenti dell’università che poi hanno scelto Firenze per vivere e lavorare e qui hanno fatto famiglia, ma restano naturalmente attaccati alle proprio origini. Durante il flashmob di protesta sono state esposte le foto dei giovani che sono stati arrestati e giustiziati, e di quelli che lo saranno a breve. Fra questi Toomaj Salehi; il giovane rapper rischia la pena di morte imminente se l’opinione pubblica internazionale non fa qualcosa. Mi auguro che questa cittadinanza onoraria possa salvargli la vita dall’esecuzione”.

La consegna: video su pagina Fb Donna, Vita, Libertà
 

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