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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cerreto Guidi

Cerreto Guidi, morì per un’overdose e fu scaricato in un parcheggio: tre arresti

Messi ai domiciliari tre soggetti, una coppia e un pregiudicato, accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti. Le indagini sono scattate dopo la morte di un 38enne

Il 9 febbraio scorso un 38enne empolese, Emanuele Liuni, è morto per un’overdose d’eroina dopodichè è stato abbandonato in un parcheggio di Cerreto Guidi nei pressi della Pubblica Assistenza. Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di acquisire fonti di prova tali da consentire l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una coppia di Lazzaretto, F.M.  di 45 anni, e la compagna, C.S. 46enne. Oltre a R.C.V., 49enne pregiudicato residente a Montelupo Fiorentino.

VICENDA - Da quanto ricostruito, il 38enne, già detenuto presso il carcere di Sollicciano, dopo aver ottenuto un permesso premio di 5 giorni, con rientro previsto per il 9 febbraio, aveva riallacciato rapporti e frequentazioni con tossicodipendenti e spacciatori. Già due giorni prima del decesso, la vittima si era vista con la coppia di Lazzaretto, entrambi di con precedenti di polizia, che a loro volta si rifornivano dallo spacciatore di Montelupo.

Le indagini hanno consentito di ricostruire gli ultimi momenti della vita del 38enne. La mattina del 9 febbraio Liuni avrebbe contattato la coppia, assumendo una prima dose di droga nella loro casa. Dopo una prima assunzione, F.M. sarebbe poi andato dal 49enne di Montelupo per acquistarne ancora, e quindi tornare indietro. 

38ENNE  - Il fisico del 38enne, non abituato a dosi massicce di eroina, visto che si trovava in carcere, non ha retto a quell’ultima iniezione. Gli investigatori credono che l'uomo sia morto nella casa della coppia. Quest'ultima, per non avere problemi con le forze dell'ordine, avrebbe poi caricato il corpo in macchina scaricandolo nel parcheggio della Misericordia. 

ERRORI - Un primo passo falso della coppia è stato quello di telefonare al 118 dicendo - in forma anonima - che in quel parcheggio c’era il corpo di un ragazzo deceduto; infatti i carabinieri da quella telefonata sono risaliti alla coppia, che poi, sottoposta ad intercettazione telefonica, si è dimostrata dedita anche allo spaccio di metadone, che reperiva dal Ser.T. di Empoli.

PUSHER - Per quanto riguarda R.C.V. un primo arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo la morte del 38enne è avvenuto il marzo scorso, elemento che ha rafforzato le ipotesi investigative che lo vedevano come fonte di eroina per la coppia di Lazzaretto. Nel corso dell’odierna esecuzione della misura cautelare R.C.V. è stato trovato ancora in possesso di sei grammi di eroina suddivisa in dosi.

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