rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Vaglia

Cartelle cliniche e ricette nell’ex ospedale abbandonato: maxi multa per l’Asl Toscana Centro / FOTO

Sanzione da cinquantamila euro del Garante della privacy per il materiale all’interno del Banti

Cinquantamila euro di multa all’Asl Toscana centro per violazione dei dati sensibili di alcuni pazienti dell’ex sanatorio Banti, a Pratolino: cartelle cliniche, ricette e altro, presenti all’interno e all’esterno della struttura ormai abbandonata da oltre 30 anni. La “stangata” è arrivata dal Garante della privacy in seguito a una nuova segnalazione presentata a novembre dello scorso anno,  a distanza di dodici mesi dalla precedente. “La documentazione sanitaria - si legge nelle motivazioni - è stata conservata con modalità difformi rispetto a quelle indicate nella normativa di settore (…) e nello stesso regolamento aziendale”. Regolamento in cui è scritto che “i documenti e gli archivi della Asl, al pari dei documenti degli enti pubblici, sono considerati beni culturali e pertanto debbono essere conservati ai sensi della normativa vigente”, preservandoli quindi da “deterioramento, asportazione, manomissione falsificazione”.

“Siamo soddisfatti della decisione del Garante - afferma Barbara Picozzi che da anni insieme a Daria B. tengono alta l’attenzione sullo stato di abbandono della struttura dalla pagina Facebook ‘Salviamo l’ex sanatorio Guido Banti’ - Non era la prima segnalazione che facevamo, l’altra volta l’Asl aveva mandato una ditta a ripulire, lasciando però un sacco di materiale e per questo avevamo rinnovato la denuncia. Adesso, finalmente è stato portato tutto via”.

Resta la pesantezza della sanzione, motivata dalla “particolare gravità”, in quanto spiega il Garante, sono coinvolti “dati personali relativi allo stato di salute, relativi a prestazioni sanitarie, anche se erogate circa venti/trent’anni fa e contenuti nella documentazione sanitaria (solo parzialmente leggibile) presente in stato di abbandono nei locali”; inoltre viene evidenziato come l’Asl, pur avendo collaborato pienamente abbia “precedenti violazioni eterogenee rispetto al trattamento di dati in esame”. 

La situazione attuale

Portata via la documentazione sensibile, resta il tema dei vandali, che periodicamente tornano a farsi vivi nell’ex sanatorio, il cui futuro è del tutto incerto, con quattro aste pubbliche andate deserte. “L’ultima tentata intrusione risale a pochi giorni fa, con tre ragazzini che volevano entrare. Li abbiamo scoperti e scappando uno di loro mi ha anche danneggiato l’auto, tanto che sono arrivati i carabinieri - riprende Barbara Picozzi - Non viene più nessuno a dormire, il target è rappresentato da giovanissimi che vengono a ‘esplorare’ la struttura. Negli ultimi anni è stato fatto qualcosa, ma troppo poco rispetto al necessario. Sono state chiuse alcune finestre al piano terra con reti elettrosaldate, senza però intervenire magari su quella accanto chiusa da anni col solo compensato, per cui basta una pedata e si apre. E poi da lì si accede all’interno e si può salire fino al tetto, rifatto da poco ma già danneggiato, con tutti i pericoli che comporta. Lo scorso febbraio c’è stato un sopralluogo insieme a tecnici Asl ed alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. Abbiamo fatto notare nuovamente di persona cosa non va, ma da allora non abbiamo avuto più contatti diretti. Anche se continuiamo a inviare segnalazioni…”.

Il caso dell'ex ospedale San Giovanni di Dio

Cartelle e ricette abbandonate

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cartelle cliniche e ricette nell’ex ospedale abbandonato: maxi multa per l’Asl Toscana Centro / FOTO

FirenzeToday è in caricamento