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Cronaca

Carceri: "Poliziotti costretti a lavare i mezzi della polizia penitenziaria"

Il sindacato denuncia: "I poliziotti costretti a lavarsi i mezzi della polizia penitenziaria". Giacomaniello: "Solo grazie al forte senso di appartenenza al Corpo svolgono anche queste mansioni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

"I poliziotti costretti a lavarsi i mezzi della polizia penitenziaria" Questo è l'amaro commento di Daniele Giacomaniello segretario nazionale in Toscana del Libero Sindacato appartenenti Polizia Penitenziaria(Lisiapp) che sottolinea "solo grazie al grande sforzo di iniziativa ed al forte senso di appartenenza al Corpo di Polizia svolgono anche queste mansioni andando anche oltre quello che prevedono i regolamenti vigenti".

"E' uno stato di necessità - continua il sindacalista regionale - che si concretizza grazie all'assurdo silenzio della Dirigenza Toscana, nonostante le tante missive che il sindacato autonomo Li.Si.A.P.P. da mesi invia a chi di competenza".

"Eppure, - afferma - lavorare in condizioni di adeguata igiene e salubrità, è una circostanza primaria per tutti i posti di lavoro, come disciplinato dal D.Lgs 81/2008 (Testo unico Sicurezza Lavoro) considerato anche - denuncia Giacomaniello - che ci troviamo in periodo prettamente estivo con temperature che tendono ad essere sempre più calde e, possiamo immaginare cosa può diventare un mezzo adibito al trasporto di persone sporco e magari (come spesso accade) senza aria condizionata. Potremmo definirla una discarica che cammina,con l'assenso di una Amministrazione Penitenziaria regionale, sorda e cieca conclude il segretario".

 

 

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