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Cronaca

Prato: tre agenti della penitenziaria aggrediti da un detenuto

Per i tre agenti prognosio dai 5 ai 15 giorni. Dopo l'episodio il segratario del Lisiapp, Mirko Manna, alza la voce: "Siamo allo sbando ed in balia delle violenze dei detenuti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Due sovrintendenti ed un agente della polizia penitenziaria, in servizio al carcere 'La Dogaia' di Prato, hanno subito una aggressione da un detenuto extracomunitario del reparto di media sicurezza. Lo rende noto un comunicato del sindacato Lisiapp (Libero Sindacato Appartenenti Polizia Penitenziaria), dove si sottolinea come i tre poliziotti abbiano dovuto far ricorso alle cure mediche, con prognosi che vanno dai 5 ai 15 giorni.

"Siamo di fronte ad un emergenza senza fine e quelle delle aggressioni è una situazione insostenibile", afferma il segretario generale Lisiapp Mirko Manna. "I poliziotti - continua - si trovano in balia delle violenze e soprusi di ogni genere da parte della popolazione detenuta" . Nella struttura di Prato oggi si contano circa 700 detenuti, ben oltre il limite indicato per la struttura. La capienza massima infatti non dovrebbe superare le 480 unità. "Inoltre - sottolinea Manna - stiamo assistendo a una costante riduzione del personale di polizia penitenziaria: rispetto a un organico di 345 agenti ne sono presenti circa 200".

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