Carabinieri: 79esimo anniversario del sacrificio dei Martiri di Fiesole
Aveva appena vent'anni
Questa mattina si è tenuta a Fiesole la cerimonia di commemorazione del 79° anniversario del sacrificio dei carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, che il 12 agosto 1944, appena ventenni, non esitarono a consegnarsi alle truppe tedesche, consci che sarebbero stati fucilati, per salvare la vita a dieci ostaggi civili, prescelti per una rappresaglia.
Dopo la celebrazione della messa, officiata dal vescovo di Fiesole, Stefano Manetti, autorità, carabinieri e cittadini si sono spostati sul vicino Colle San Francesco; qui un picchetto e una rappresentanza di militari della Legione e la fanfara della scuola marescialli e brigadieri di Firenze hanno reso gli onori ai tre martiri mentre veniva data lettura della motivazione della medaglia d’oro al valor militare concessa alla loro memoria e, a seguire, il comandante della Legione, generale di brigata Lorenzo Falferi, e il sindaco di Fiesole, Anna Ravoni, hanno deposto due corone d'alloro al monumento che ne ricorda il sacrificio.
Nel suo discorso il sindaco ha evidenziato lo speciale legame che da sempre unisce quella comunità all’Arma dei Carabinieri, cui infatti nel 2015 è stata concessa la cittadinanza onoraria. Il comandante della legione, invece, ha voluto onorare i tre giovani caduti evidenziando come i valori assoluti cui essi si sono ispirati, e che nel loro sacrificio si sono concretizzati, ci consentano - oggi - di mantenerli in vita nelle nostre memorie, con l’aspirazione di emularne la saldezza d’animo e la coerenza di comportamento. Alla cerimonia hanno presenziato delle massime autorità militari e civili, i familiari dei caduti, cittadini di Fiesole e studenti delle scuole del circondario.
