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Cronaca

Diritto al bonus libri ma non riceve i soldi: “Il Comune ci ha detto che non sa dove sono finiti”

Doveva ricevere la somma di trecento euro ma mamma Laura non ha mai beneficiato del bonus

Mesi di aumenti su tutto. Spesa, bollette, trasporti. E tra i rincari che le famiglie hanno dovuto sostenere, ci sono stati anche quelli per i libri scolastici. L’aumento del prezzo della carta, infatti, ha fatto aumentare anche il prezzo dei vari manuali. A sostegno delle famiglie con basso reddito, esiste però un bonus, ovvero un contributo per l’acquisto dei testi, voluto dalla cosiddetta legge nazionale Family Act e gestito poi dalle diverse Regioni attraverso un bando, a cui possono accedere le famiglie con un determinato Isee. Il bonus vale fino ai 16 anni di età dello studente, ovvero fino al termine dell’obbligo scolastico. 

Come detto, ogni Regione ha il proprio sistema per presentare la domanda. In Toscana il contributo ha un valore massimo di 300 euro, con la richiesta che va presentata al Comune di residenza. E' proprio qui che sorge il problema di Laura, una mamma che era stata inserita nel bando per ricevere la somma, ma che non ha mai ricevuto il bonus: “Il bando era stato aperto ad agosto del 2021, poi a settembre fecero una prima graduatoria per poi farne una definitiva e poi ricevere il bonus nel mese di dicembre, quindi bisogna prima pagare di tasca propria i libri per poi ricevere il rimborso. Il problema è che questi soldi non mi sono mai arrivati”.

“Un piccolo ritardo ci può stare – continua Laura – ma vedevo che col passare del tempo non venivo né contattata né i soldi arrivavano. Quindi verso primavera ho cominciato a chiamare gli uffici di competenza del Comune per chiedere spiegazioni e mi dicevano di aspettare, ma intanto i mesi passavano e le spiegazioni non c'erano. Alla fine, dopo aver fatto più di trenta telefonate, mi hanno detto che la tesoreria del Comune ha sbagliato a fare il bonifico, non solo a me, ma anche ad altre persone. Più precisamente sono stati sbagliati i codici Iban, e quindi questi soldi sono finiti a chissà chi”.

Un bel mistero insomma, con il Comune di Firenze che ancora non ha ancora chiuso la questione: “Come è possibile che dopo un anno, anche se c'è stato un errore, non sia stato possibile rimediare all'errore? L'unica risposta che ho ricevuto è che loro non hanno mai visto i soldi tornare indietro dalle banche. Ho provato a scrivere anche al sindaco Nardella, ma non ho ricevuto risposte. Penso sia un errore grave, perché erano comunque 300 euro, soldi pubblici, che spettavano a noi cittadini e che ormai non rivedremo più”.

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