Bancarotta fraudolenta e evasione fiscale: otto arresti, tra cui un avvocato
Un’operazione della guardia di finanza della città
Questa mattina sono state arrestate otto persone. Tra queste, un imprenditore è finito in carcere e gli altri sette agli arresti domiciliari. Fra questi ultimi figurano un avvocato fiorentino e un consulente tributario. Sono accusati di presunti reati di bancarotte fraudolente e evasione fiscale.
Le misure sono state disposte dal gip del tribunale di Firenze Angelo Pezzuti, su richiesta del pm Von Borries.
La vicenda giudiziaria è nata da una serie di verifiche fiscali condotte dai militari di Firenze nei confronti di una società consortile a responsabilità limitata costituita nel 2007, operante nel settore dei trasporti, facchinaggio e pulizie, dichiarata fallita nel gennaio 2016.
Il sistema fraudolento – come si legge in una nota della guardia di finanza - si concretizzava nel subappaltare le commesse ricevute a una serie di società cooperative consorziate, comunque riconducibili alla stessa società consortile, le quali - oltre a non presentare neanche i bilanci - omettevano sistematicamente il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali.
Le consorziate venivano chiuse velocemente in modo che la ‘società madre’ non potesse avere competitors sul mercato, si accaparrava così appalti a prezzi insostenibili rispetto ai concorrenti.
In tutto le bancarotte riguardanti la società consortile e le affiliate ammontano a circa 6 milioni di euro.
I finanzieri hanno scoperto che sia la società consortile che le consorziate sono tutte riconducibili all’imprenditore fiorentino (di 51 anni) oggi recluso a Sollicciano.
Grazie alle intercettazioni telefoniche, durante le indagini, è emersa la figura dell’avvocato fiorentino (di 49 anni), che dava numerosi “consigli” per ostacolare l’accertamento dei fatti riguardo altri due filoni investigativi sempre per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale.
In questo caso si tratta di due società (fallite) che si occupavano di costruzioni edili e di somministrazione di bevande e cibo.
I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per 2 milioni di euro disposto dallo stesso gip per sottrazione fraudolenta al pagamento di imposta.