Bufera su trasporto pubblico e aumento dei biglietti, la replica di Autolinee Toscane: "Al lavoro per risolvere i problemi"

"Autolinee Toscane è al lavoro, da oltre un mese, fianco a fianco del Comune e della Regione, con la collaborazione e l'accordo dei sindacati, per affrontare e risolvere i problemi sul servizio nati per l'evoluzione dei cantieri della tramvia, necessari,  ed ora nella fase più critica. Grazie all'impegno di tutti, sia con ulteriori correzioni a tre linee, che all'introduzione di autisti di riserva, che ora (da lunedì 24 luglio) una nuova programmazione interna, già oggi l'impatto dei cantieri si è ridotto. Ricordiamo che dall'11 giugno scorso, tutti i turni programmati sono praticamente tutti coperti. At è sempre disponibile al confronto con le istituzioni".

Questa la nota diffusa ieri sera da Autolinee Toscane, l'azienda che gestisce l'intero trasporto pubblico regionale su gomma, dopo la dismissione delle varie aziende di trasporto pubblico locale negli scorsi anni.

La replica arriva in seguito al vero e proprio polverone suscitato dall'aumento del prezzo dei biglietti di autobus e tramvia (dal 1° agosto prossimo passeranno da 1,50 euro ad 1,70). Un aumento che ha portato anche divisioni all'interno del Pd e ad uno scontro tra Palazzo Vecchio ('in campo' con l'assessore all'ambiente Andrea Giorgio, mentre il sindaco Nardella non risulta ancora essersi pronunciato) e la Regione.

La Regione ha di fatto difeso l'aumento. "Era nel contratto di servizio (stipulato dalla stessa Regione, ndr)", ha detto l'assessore regionale ai trasporti Baccelli. "Non si tratta di rincari, ma di attuazione del contratto", ha ribadito Giani suscitando ancora più perplessità. L'area Schlein dell'amministrazione, con Giorgio e il presidente del Quartiere 4 Dormentoni, ha invece parlato espressamente di "aumenti inaccettabili" in questo momento. Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella ha prima invitato i cittadini a non pagare il biglietto, poi ha corretto il tiro lanciando una raccolta firme per "bloccare gli aumenti".

"Hai saltato una fermata!", e a bordo succede di tutto