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Cronaca

Appello per il Cinema Odeon: "Non snaturare l'ultima sala storica rimasta"

Preoccupazione per il progetto che prevede di aprire ristorante e libreria: decine di firmatari dal mondo della cultura, da Serra Yilmaz a Drusilla Foer

Un appello per chiedere di "salvare" il Cinema Odeon di Firenze, l'ultima sala storica rimasta nel centro di Firenze, in piazza Strozzi, dopo l'annuncio del nuovo piano di rilancio che prevede l'apertura di un bar ristorante e di una libreria. Una ristrutturazione che secondo i firmatari, tramite una petizione su Change.org, metterebbe a rischio la sopravvivenza della sala. A firmarlo decine di esponenti del mondo dello spettacolo, come Serra Yilmaz, Virgilio Sieni, Giorgio van Straten, Drusilla Foer.

"Come operatori culturali e del cinema della città di Firenze desideriamo esprimere tutta la nostra preoccupazione per il progetto 'GIUNTI-ODEON' che ha annunciato l’apertura di una libreria e di un bar ristorante nei locali del cinema di Piazza Strozzi. Una 'veste nuova' che prevede la trasformazione del Cinema in una 'struttura polifunzionale' con 'l’ambizione di essere una delle più belle librerie del mondo con tutte le arti mescolate insieme e non in ambienti separati'", scrivono i firmatari dell'appello, indirizzato al presidente della Regione Eugenio Giani, al Sindaco di Firenze Dario Nardella, alla proprietaria e direttrice del Cinema Odeon Gloria Germani, all’amministratore delegato della Giunti Editore Martino Montanarini e al soprintendente Andrea Pessina.

"Riteniamo - si legge ancora nella petizione -, che Firenze non possa permettersi di veder ridimensionata o, peggio, snaturata, la più importante sala storica rimasta nel centro della città. L’Odeon è un cinema che per decenni è stato il fulcro della nostra cultura cinematografica e ancora oggi è una delle sale più frequentate. Dal 2008 al 2016 è stato la casa dei più importanti Festival di Cinema della città durante la 50 giorni di Cinema a Firenze. Per molti di noi è stato, ed è ancora, un luogo indispensabile di socialità, ricerca, crescita culturale e professionale".

"Vedere un film nella sala cinematografica è un’esperienza collettiva magica ed irrinunciabile. Un rito in cui l’estetica e la struttura architettonica del cinema hanno un ruolo fondamentale. Ciascuno di noi conosce l’enorme differenza tra vedere un film in una sala neutra di un multi-sala o al Cinema Odeon, con il fascino del suo ambiente monumentale déco, le colonne intarsiate, le grandi sedie di velluto, le mezze luci prima della proiezione che illuminano la vetrata della cupola. Inserire in quest’ambiente degli elementi commerciali o delle strutture contemporanee vorrebbe dire alterare irrimediabilmente questi equilibri, che sopravvivono immutati da 100 anni", scrivono gli estensori della petizione.

Di seguito la parte finale dell'appello: "Siamo coscienti che sussistono dei vincoli strutturali e di destinazione sul Cinema Odeon, ma conosciamo fin troppo bene come questi in altri casi siano stati purtroppo aggirati. Ne è un esempio l’ex Cinema Gambrinus in Piazza della Repubblica, tragicamente trasformato in un ristorante per turisti. Non possiamo e non vogliamo rimanere in silenzio di fronte a questo rischio, poiché i dettagli delle modifiche previste dal progetto “GIUNTI-ODEON” non sono stati ancora resi pubblici.

Fiduciosi della serietà e reputazione dei soggetti privati coinvolti, vogliamo quindi fare un appello affinché questi garantiscano pubblicamente che l’integrità e l’estetica della sala saranno rispettate, che la platea e la galleria non saranno alterate o ridimensionate, e che non saranno inserite nella sala strutture che ne modifichino il fascino, l’identità storica e la funzione cinematografica. Chiediamo infine alle Istituzioni Pubbliche che siano subito avviate iniziative di confronto con la proprietà e i suoi partner sul progetto “GIUNTI-ODEON” verificando che queste condizioni siano rispettate e garantite.

Conosciamo le gravi difficoltà del settore culturale e cinematografico, molti di noi le affrontano faticosamente tutti i giorni. Ma non possiamo rischiare di perdere l’identità di un simbolo della cultura fiorentina, qual è il Cinema Odeon. Lo dobbiamo a noi stessi e alle generazioni future".

Al Cinema Odeon una libreria e un bar ristorante

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