rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Emergenza abitativa

Toscana, una nuova “alleanza” per il diritto alla casa

Sindacati e associazioni insieme: in tutta la regione 200mila famiglie in grave difficoltà, 8604 richieste di sfratto

Sindacati dei lavoratori, degli inquilini e associazioni del terzo settore insieme per chiedere alla politica risposte strutturali per fronteggiare l’emergenza casa. Si chiama Alleanza per l’abitare, oltre venti i sottoscrittori (Cgil, Cisl, Uil, Cospe, Oxfam, Diaconia valdese, Abitare solidale, Progetto arcobaleno, Associazione Ciao, Casaee agenzia sociale per la casa, Arci, Sociolab, Federconsumatori Toscana, Cat, Tutori volontariato Toscana, Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Legambiente Toscana, Caritas) ma è un cantiere ancora aperto a cui è possibile aderire.  Dopo un confronto andato avanti per diversi mesi ha prodotto un “decalogo” di proposte (in realtà i punti sono più del doppio) rivolte sia alle istituzioni locali che nazionali.  “Troviamo sempre più difficoltà nel dare risposte, perché da 20 anni non si sta facendo niente sul tema”, l’efficace sintesi di Laura Grandi del Sunia.

Tutti i numeri dell’emergenza

In Toscana il diritto alla casa è sempre più sulla carta e molto meno nei fatti. I numeri fotografano una situazione allarmante, che va di pari passo con la crescente povertà: quarta regione in Italia per richieste di esecuzione di sfratti con forza pubblica, 8.604 (+200% rispetto all’anno precedente), quinta per gli sgomberi già effettuati, 2.490 (+162,7%). I nuclei familiari in disagio abitativo sono 200mila, le domande fatte ai Comuni per un contributo all’affitto sono 26.553, di cui 20.814 ammesse, appena 1.029 gli alloggi Erp assegnati, di cui 735 per graduatoria e il resto in emergenza, 4.563 quelli ancora sfitti (545 con manutenzione in corso). A questo si aggiunge il caro affitto, con un incremento medio del 15% nell’ultimo anno nei capoluoghi di provincia, dove il costo medio per un bilocale è di 800 euro.

“Mancano politiche nazionali e strutturali - osserva Stefano Chiappelli, presidente nazionale Sunia - Questo governo nella legge di bilancio non prevede niente sul fronte del disagio abitativo e come se non bastasse non ha rifinanziato il fondo per il sostegno all’affitto che in questi anni è stato di grande aiuto”.

“Stiamo andando in corto circuito - denunciano i rappresentanti del terzo settore - Noi dovremmo accompagnare le persone per un certo periodo della loro vita verso l’autonomia. Purtroppo in questa situazione non ci è consentito cambiare utenza, aumentano le persone ma il contenitore è sempre lo stesso”. 

Le richieste a Governo e Regione

Tra i punti del cosiddetto decalogo, un piano casa nazionale per la costruzione di 600mila alloggi Erp con finanziamenti certi e continuativi, programmazione e finanziamento pluriennale delle ristrutturazioni delle abitazioni sfitte, ripristino del contributo affitto e per la morosità incolpevole, creazione di una banca dati degli immobili pubblici dismessi e finanziamenti per la loro riqualificazione, lotta all’evasione fiscale, riforma della legge sulle locazioni private e affitti brevi ad uso turistico.

Ma le richieste riguardano anche la Regione: un piano casa con uno stanziamento annuo di almeno 20 milioni, reperimento di nuovi alloggi Erp, incentivazione e sostegno per piani di riqualificazione complessiva, soprattutto delle periferie, risorse per i Comuni per affrontare l’emergenza abitativa, anche con incentivi per consentire la rinegoziazione dei canoni di locazione.

Continua a leggere su FirenzeToday

L'assessora Spinelli: “Tema della casa torni ad essere centrale”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Toscana, una nuova “alleanza” per il diritto alla casa

FirenzeToday è in caricamento