rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Moschea, c'è l'accordo. Nardella: "Svolta storica", l'imam Elzir: "Grazie a tutta la città"

Dopo vent'anni di tribolazioni la comunità ha trovato finalmente una nuova sede, il sindaco: "Faremo festa in piazza con tutti i fiorentini"

"Abbiamo ingoiato tanti rospi, ma ce l'abbiamo fatta". Non nasconde la soddisfazione il sindaco Dario Nardella, annunciando questa mattina, assieme all'imam di Firenze Izzedin Elzir, la soluzione della 'questione moschea'.

"Dopo vent'anni di discussioni e polemiche inutili siamo arrivati con un grande gioco di squadra, in mezzo a chi criticava e tifava solo per far fallire questa operazione, ad individuare un luogo per la nuova moschea. Ce l'abbiamo fatta", gioisce il sindaco.

Il nuovo luogo di culto sarà a poche decine di metri da quello attuale di Borgo Allegri, dall'altra parte di piazza Ciompi, all'angolo con via Martiri del Popolo, nella sede della ex filiale della banca Intesa Sanpaolo. Per il locale quella della comunità islamica è stata l'unica offerta arrivata: un milione e 251mila euro.

Una cifra che consente alla comunità di avere una moschea di proprietà, non più in affitto, come nell'ex magazzino di Borgo Allegri, di proprietà dell'immobiliare Finvi di Prato.

"È una svolta storica per tutta la città, per la comunità islamica e per tutte le comunità religiose fiorentine. Non dimentichiamo - prosegue il sindaco -, che la libertà di religione e di culto è un diritto costituzionalmente garantito".

"Ho dovuto lavorare in maniera riservata per non bruciare questa occasione, sapete bene cosa è successo in passato, per esempio con i terreni in viale Europa", ricorda Elzir, chiaro riferimento alla cordata che fece saltare una soluzione che sembrava già a portata di mano.

"Ringrazio la mia comunità, il sindaco, l'assessora al welfare Funaro, che sono stati disponibili anche a mezzanotte e che ci sono stati accanto per arrivare a questo risultato", prosegue l'imam, che di tiene anche a ringraziare, come del resto lo stesso sindaco "forze dell'ordine, prefettura, questura, Corte d'Appello" per come è stata gestita la questione relativa allo sfratto dell'attuale moschea, chiesto dalla Finvi.

Due volte, il 16 dicembre e il 27 aprile scorsi, si è presentato l'ufficiale giudiziario, ma lo sfratto è stato entrambe le volte rimandato. "Sarebbe stato drammatico e inedito, in Italia non si è mai visto sfrattare un luogo di culto", le parole di Nardella, che si dice ottimista sul rinvio anche del prossimo sfratto, fissato già per l'8 giugno. Una data entro la quale, ovviamente, i nuovi spazi non potranno ancora essere stati adibiti a moschea.

"Resteremo in Borgo Allegri, in preghiera, senza alcuna violenza, anche quel giorno", ripete l'imam. La situazione, dle resto, è ora drasticamente cambiata. Il nuovo spazio misura circa 480 metri quadri, su due piani, cento in più della vecchia moschea. "Inizialmente pensavamo fosse troppo piccolo", ammette Elzir. Poi invece l'acquisto.

Acquisto per il quale ha avuto un ruolo di primo piano anche Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana e che ha mediato tra Intesa Sanpaolo e comunità islamica. Presente, stamani, per l'annuncio ai giornalisti, lo stesso Carrai del resto, solitamente restio a comparire in pubblico. "Questa volta - dice - ci metto la faccia, è una questione di civiltà".

"Grazie anche alla vicinanza di tutti i fiorentini, in questi difficili mesi, con la prospettiva dello sfratto - vuole ancora aggiungere Elzir -. Con il quartiere abbiamo sempre avuto ottimi rapporti e così sarà ancora".

"È un bellissimo segnale potere avere in un raggio così breve un triangolo che comprende Duomo, moschea e sinagoga", commenta anche l'assessora al welfare Sara Funaro, da sempre impegnata in prima persona nella vicenda. "Una bella giornata per Firenze: da oggi la nostra città è più ricca, democratica e inclusiva", dice Andrea Giorgio, assessore all'ambiente, presente anche lui insieme ai consiglieri comunali Mirko Rufilli e Donata Bianchi e regionale Andrea Vannucci. Per il sindaco "hanno vinto dialogo, tenacia, pacatezza".

Sulla questione moschea la destra fiorentina si era mostrata pacata. Lega da una parte, sempre all'attacco, chiedendo lo sfratto subito. Fratelli d'Italia, o almeno, pezzi del partito meloniano, dall'altra, che stavano attenti, in questo caso, a non soffiare sul fuoco. Del resto la vicinanza di pezzi di Fdi al mondo arabo è nota, a differenza di quanto si possa dire per il Carroccio.

"Da dove arrivano tutti questi soldi? Chi sono i benefattori?", chiede già questa mattina, con una nota pubblica, il capogruppo in consiglio comunale Federico Bussolin. "L'acquisto è stato possibile grazie alla raccolta fondi, del tutto trasparente, che la comunità porta avanti da anni, tra fedeli e non", replica l'imam. "Chiunque, può vedere chi sono i donatori, basta che venga in moschea, dove forniamo l'iban a chiunque voglia donare", aggiunge, ricordando ad esempio il versamento da mille euro, come segno di vicinanza, da parte dello storico Franco Cardini, annunciato in occasione del primo tentativo di sfratto.

"Una cosa è certa, non c'è alcun finanziamento governativo", sottolinea anche Nardella. Perché la questione, ovviamente, è quella dell'eventuale influenza che potrebbe esercitare uno Stato che finanziasse la costruzione della moschea.

"A Sesto Fiorentino la moschea è sfumata perché abbiamo rinunciato ad un finanziamento di 15 milioni. Lo abbiamo fatto per restare indipendenti, perché in cambio avrebbero voluto nominare l'imam", ricorda Elzir -. Ci sappiamo gestire da soli in maniera autonoma, perché siamo orgogliosi di essere italiani di fede musulmana". "Sui fondi sono già state fatte tutte le verifiche del caso dalla banca Intesa Sanpaolo, con la massima garanzia che richiedono le normative europee", aggiunge Carrai.

Non resta che il trasferimento nel nuovo spazio. Non sarà immediato, perché dovranno essere ultimati alcuni lavori. Ci vorrà "qualche mese", forse dopo l'estate. E all'apertura della nuova moschea "ci sarà una festa qui in piazza dei Ciompi con i fiorentini e con tutte le comunità religiose". Alla fine, a quanto pare, anche Firenze avrà la sua moschea.

Sotto, 'foto di gruppo' questa mattina in piazza Ciompi e la ex filiale dove nascerà la moschea

Sulla moschea desta divisa, Fdi contro la Lega

torvato accordo su moschea

la ex filiale sede della nuova moschea

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Moschea, c'è l'accordo. Nardella: "Svolta storica", l'imam Elzir: "Grazie a tutta la città"

FirenzeToday è in caricamento