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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Tutti a 30 km orari? "La media è già quella, e si riducono inquinamento ed incidenti"

Dopo Bologna, Palazzo Vecchio prosegue sulla strada dei nuovi limiti. Salvini e Lega contrari: "Non ha senso"

Grandi dibattiti anche a Firenze, sui social e nelle strade 'reali', sui limiti di 30 km orari. Dopo il caso Bologna, che nei giorni scorsi ha introdotto i nuovi limiti, anche Palazzo Vecchio prosegue nella stessa direzione.

"Follia, non ha senso", ha detto Matteo Salvini domenica a Firenze, in occasione della conferenza stampa al Viola Park per chiedere di fermare i lavori al Franchi e fare un nuovo impianto.

Anche la Lega fiorentina ovviamente è al fianco del leader. "Si trovino soluzioni alternative, perché i problemi per i cittadini e i lavoratori rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale", chiedono il capogruppo in Comune Federico Bussolin e la segretaria cittadina Barbara Nannucci.

"Siamo sempre disponibili al confronto ma sicurezza stradale, incolumità e vita dei cittadini sono sempre superiori a qualche piccolo sacrificio di chi si muove in città”, replica picche l'assessore al traffico Stefano Giorgetti.

Sui social, nei gruppi Facebook fiorentini e non solo, girano post in cui si evidenzia come i 'danni' per i pedoni varino sensibilmente a seconda che un'auto viaggi a 30 o a 50 km orari (molte più probabilità di salvarsi, ovviamente, con le auto che vanno più piano).

Sposano invece a pieno i nuovi limiti le associazioni di ciclisti, oltre a quelle che promuovono la sicurezza stradale, come le associazioni Guarnieri e Borgogni, entrambe intestate a due giovani vittime delle strade (o meglio, come chiedono di specificare proprio dalle associazioni, vittime non delle strade ma causate dai conducenti).

E proprio la giovanissima 'Firenze 30', rete di associazioni che mette insieme una serie di realtà (Fiab Firenze Ciclabile, Fridays for Future, Legambiente Firenze, Associazione Gabriele Borgogni, Associazione Lorenzo Guarnieri e BYCS), chiede al Comune di proseguire sulla strada del limite dei 30 all'ora su determinate strade (non ovunque, su questo sono d'accordo anche le associazioni di cui sopra).

"Il Comune di Firenze non sta perseguendo l’obbiettivo di trasformare Firenze in una città 30. Sarebbe una gran bella notizia per noi", si legge in una nota di Firenze 30.

"Il concetto di Città30 è proprio questo: individuare le direttrici su cui non è sensato né fruttuoso abbassare il limite da 50 a 30 km orari e invece adottarlo sulle altre aree, che sono però molto vaste nelle città italiane, mentre rare sono le strade ampie e diritte in ambito urbano", si legge ancora.

13 morti in un anno, altro che sicurezza

"Come sottolineato da Stefano Guarnieri pochi giorni fa nella campagna elettorale fiorentina uno dei temi più gettonati pare essere quello della sicurezza urbana: spaccate, baby gang, spaccio, scippi e furti. Nessun cenno ai 13 morti e alle decine di feriti gravi che nel 2023 hanno insanguinato le strade di Firenze. Invece uno dei tre punti centrali della visione delle Città30 è proprio l’abbassamento della mortalità su strada e degli incidenti che lasciano lesioni gravi, insieme alla qualità dell’aria e alla riqualificazione dello spazio pubblico ‘democratizzandolo’, dato che al momento l’80 per cento dello spazio pubblico urbano è occupato da macchine in sosta o in movimento", fanno ancora notare da Firenze 30.

"Immaginiamo - è l'invito - più spazio per la mobilità attiva, più silenzio e aria pura per le persone, più sicurezza per tutti, ma soprattutto per la popolazione anziana (tra i pedoni la più colpita da incidentalità) in aumento ogni anno, che ha diritto di accedere ad ogni ambito della città in tranquillità, magari con i nipotini per mano (la categoria che meno vorremmo vedere a rischio incidente). E meno traffico anche per chi ha davvero necessità di usare la macchina".

Quali studi?

Quanto agli "studi francesi" che dimostrerebbero, come citati da Salvini anche domenica, che andare a 30 all'ora "inquina di più", la risposta arriva da Jacopo Bardi, di Bicycle Mayor of Florence per 'BYCS' e uno dei più attivi nella rete di Firenze 30.

"Vorremmo sapere quali sono questi fantomatici studi. Non risultano da nessuna parte. Al contrario, sono moltissimi gli studi che dimostrano il contrario. In città come Bruxelles, che da anni ha adottato la politica dei 30 all'ora, l'inquinamento è diminuito drasticamente", spiega Bardi.

La media è già 30 all'ora

Non solo. "Non tutti sanno che gran parte dell'inquinamento deriva dalle frenate e dall'usura delle gomme, che sono molto maggiori a 50 che a 30 all'ora, soprattutto nel traffico con accelerate e frenate continue. E al netto di ciò - conclude Bardi -, provate a calcolare il tempo di percorrenza in qualsiasi orario del giorno a Firenze, in qualsiasi percorso cittadino: vedrete che già oggi la media è inferiore ai 30 all'ora".

Quindi, la sintesi del ragionamento, tanto vale abbassare anche il limite nelle strade più a rischio. Mentre su Facebook (gruppo Traffico Firenze), nei giorni scorsi, rimbalzava la foto che vedete sotto, l'ennesima auto ribaltata, in via Vittorio Emanuele II, lunedì 22 gennaio. È andata bene, senza feriti gravi, ma tanti si chiedono: "Anche a 30 all'ora si sarebbe ribaltata?"

Cosa pensano i fiorentini del limite di 30 all'ora / VIDEO

auto ribaltata via vittorio emanuele 22 gennaio 2024

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