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Domenica, 28 Aprile 2024
Dove mangiare

In uno storico hotel della Versilia c’è la colazione d’albergo più spettacolare d’Italia

Al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, in Versilia, invecchiando si ringiovanisce. E così la proposta gastronomica dell’hotel al mattino è un parco giochi tra croissant, uova, estratti e verdure

Già dall’ingresso, il Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, aperto nel 1922 (anche se con un nome diverso, che poi cambierà nel 1938 per Umberto II di Savoia) non lascia indifferenti i suoi futuri e fortunati ospiti. A cominciare dall’esterno, con la struttura a spigolo stondato che si ispira all’Hotel Carlton di Cannes, le opere d’arte, i pavimenti calcati nel tempo da grandi letterati e artisti. C’è la storia e la contemporaneità: negli ultimi anni la struttura è stata ristrutturata preservando alcuni elementi liberty schiettamente italiani che ne hanno definito l’identità nel tempo.

La facciata dell'hotel Principe di Piemonte

Cocktail bar, terrazza e piscina

Ma negli anni l’incremento più grande è stato senza dubbio quello dell’offerta gastronomica. All’ultimo piano la terrazza con piscina, oltre ad offrire una vista dall’alto sulla costa della Versilia piuttosto rara, ha un cocktail bar e un ristorante, il Maitò, aperti a tutti. Qui si possono provare i drink del bartender Simone Corsini in una carta che riporta simboli diversi a seconda della gradazione alcolica dei vari cocktail.

Un drink del cocktail bar in terrazza

La colazione simbolo del Grand Hotel Principe di Piemonte

Al piano terra però è la cucina guidata dallo chef Giuseppe Mancino a svolgere un compito quasi eroico: gestire un ristorante 2 stelle Michelin, l’unico della costa toscana con questo riconoscimento, e una colazione faraonica con un numero sconfinato di referenze. Quest’ultima viene servita ogni mattina ed è aperta anche agli esterni, con proposte vegane, vegetariane e per tutti i tipi di alimentazione, piatti italiani e ovviamente internazionali.

Produttori di uova e di verdure dalla Versilia

Nelle grandi sale liberty va in scena una scenografia gastronomica dove c’è un corner dedicato ad ogni cosa: dalla frutta secca ai formaggi, dai lievitati (“ci sono due persone dedite solo a quello” ci spiega chef Mancino) fino ai piatti caldi di verdure, la station per le centrifughe espresse, la frutta fresca e secca, i dessert monoporzione, tanti tipi di yogurt e latte diversi, poi numerose ricette per il pane, nonché una carta dei piatti caldi preparati espressi dalla cucina che arrivano al tavolo: sei portate con in testa le uova dell’azienda Gallus. La gestisce Simone Ianniello, ribattezzatosi “l’uomo che sussurra alle galline”, che alleva nell’hinterland di Prato galline di razza araucana, marans, moroseta mugellese, kabir, olive egger, wyandotte, ma anche oche di Tolosa e anatre mute, che razzolano in spazi laperti.

Una parte della sala delle colazioni

Il servizio viene gestito da un’unica cucina di quasi 30 persone che si occupa anche del Piccolo Principe, il ristorante della struttura. Un’organizzazione enorme per una colazione da “una volta nella vita” su cui si è lavorato molto negli ultimi anni, in cui è stato introdotto il buffet (durante il periodo Covid la stessa varietà era resa attraverso portate monoporzione). E anche i vegetali arrivano dall’orto di Luca Salvadori, di Biodinamica Mediterranea a Pietrasanta. Per questo ci sono due postazioni destinate solo a frutta e verdura. “Con la colazione siamo un po’ fissati” ci confessa lo chef Mancino.

Il ristorante Il Piccolo Principe dentro l’hotel

Con gli stessi ingredienti, dunque con lo stesso livello di qualità, si preparano i piatti del ristorante Il Piccolo Principe che si sviluppa lungo tutto un lato dell’edificio. Qui i menu a disposizione del cliente sono tre: c’è Esperienza, con i piatti creativi del momento, a 250€, poi c’è il menu dei classici, dove si mischiano Toscana e Campania (terra d’origine di Mancino), a 185€, infine c’è Essenziale Green, un intero menu vegetariano in cui gli ingredienti dei produttori sono valorizzati al massimo, in una continua evoluzione. “I piatti cambiano spesso, o del tutto o anche solo una parte. Inoltre stiamo lavorando per alleggerire: meno grassi, meno formaggio” ci dice Mancino. È una piccola rarità su questo litorale. E c’è spazio per accogliere un po’ tutti.

La terrazza dell'hotel con il ristorante e il cocktail bar

Grand Hotel Principe di Piemonte - Il Piccolo Principe
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