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Antonio Sorvillo

Giornalista FirenzeToday

Cucina vegetariana e "Mr ciccia" insieme? Si può fare / FOTO

Al Mix Bistrot 

Vegetariani e amanti della ciccia possono scendere a compromessi? Sembra proprio di sì. E’ quello che è successo ieri al Mix Bistrot di Sesto Fiorentino, dove la resident chef Giulia Chemeri e Paolo Gori, guida di Burde, hanno “conciliato” per un racconto culinario di taglio tradizionale in ottica verde. 

Che la tendenza veg sia ormai preponderante in cucina, anche in quella alta, come dimostra l’affermazione nel 2021 di un ristorante vegano in Francia premiato con una stella dalla guida Michelin, è sotto gli occhi di tutti. Anche da qui è partita la serata a quattro mani nell’ex pub della Piana fiorentina - ora bistrot - guidato dal 2013 da Giulia Chemeri. Quella di ieri era la quarta serata in collaborazione con altri chef a cui dovrebbero aggiungersi ancora un paio di date a cavallo dell’anno nuovo.

I piatti sono stati proposti come compromesso tra la briosa linea di Gori e il menù della Chemeri, quest’ultimo definito “circolare” perché si può optare per una rotondità del sapore senza dover affrontare una più classica verticale. L’accordo tra le due scuole di pensiero è stato quello di puntare su una cucina della tradizione, attingendo dai piatti della cucina contadina, dandogli però una spinta in più. 

Il segato di carciofi con radicchio smorzati da una riduzione di aceto di lamponi apre il pasto che trova i suoi punti di forza nei tortellacci di patate con ragù vegetariano e funghi shiitake arrostiti e in una rivisitazioni senza carne delle polpette di sedano alla pratese. 

BurdeMix

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