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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

Chi sono Nata ad Augusta, in Sicilia, da quasi 20 anni vivo a Firenze, culla del Rinascimento. Ho sempre lavorato nel campo dei Beni Culturali, occupandomi di Catalogazione di Beni Archeologici presso la Soprintendenza di Siracusa e Palermo, e di Beni Storico-Artistici a Firenze. Infine, per curare un altro aspetto del mio lavoro, quello della divulgazione, mi sono qualificata come Guida turistica, per poter così trasmettere, a chi mi ascolta, la mia grande passione per l'Arte. Inoltre collaboro con riviste di settore. Contatti cell. 339-1667051 e-mail: rosannabariguida@gmail.com

Arte: i tesori di Firenze

Santa Maria del Fiore: la grandiosa cattedrale di Firenze

A cura di Rosanna Bari

La cattedrale dedicata a Santa Maria del Fiore, la cui costruzione era iniziata l'8 settembre del 1296 ad opera di Arnolfo di Cambio, fu consacrata il 25 marzo del 1436, quasi un secolo e mezzo dopo. La tanto attesa cerimonia avvenne alla presenza di papa Eugenio IV, la cui immagine è visibile in una delle statue che adornano la ricca facciata ottocentesca.

L'originaria facciata, infatti, era rimasta incompiuta alla morte di Arnolfo e, alla fine del '500, per volere del granduca Francesco I, demolita per rifarne una nuova. Restò, invece, priva di rivestimento marmoreo fin oltre la metà dell'800 quando, dopo tante vicissitudini e diversi concorsi, la nuova facciata fu realizzata dall'architetto Emilio De Fabris, che ne mantenne il primitivo stile gotico trecentesco.

All'interno della cattedrale, Filippo Brunelleschi, dal 1420 al 1436, con la costruzione della sua maestosa cupola di 45 metri di diametro, riuscì ad esaltare la sacralità dell'altare sottostante, punto di incontro fra le navate e il transetto e luogo più importante della chiesa. Solo nella seconda metà del Cinquecento, su commissione di Cosimo I, Giorgio Vasari e Federico Zuccari ne affrescarono gli oltre 3600 metri quadrati di superficie, utilizzando lo stesso soggetto della cupola del Battistero: il Giudizio Universale.

Con la realizzazione di immensi spazi sacri, gli architetti delle grandi cattedrali gotiche del passato tendevano ad evocare la sconfinata grandezza di Dio. Mentre, la ricchezza e la bellezza delle loro facciate, erano ispirate dal bisogno dell'uomo di manifestare a Dio la sua profonda fede e venerazione. Attraverso le grandi vetrate poi, la luce che penetrava e illuminava l'interno, diveniva simbolo della luce divina che, illuminando la comunità dei fedeli, sembrava illuminasse l'intero mondo cristiano.

Nell'originale progetto di Arnolfo di Cambio la struttura, che presentava dimensioni molto più ridotte, sia nella pianta che nell'ampiezza delle finestre, si tramutò, con Francesco Talenti, l'ultimo degli architetti che gli succedettero, nella cattedrale che, ancora oggi, con i suoi 153 metri di lunghezza e i suoi 92 metri di altezza, dal pavimento all'apertura della lanterna della cupola, è una delle più grandi cattedrali al mondo ed eterno simbolo della città di Firenze.

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