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Empoli-Andreazzoli, una storia d'amore travagliata: da “E' il nostro allenatore ideale” a “Corsi ha pensato solo a fare cassa”

La cronistoria tra l'allenatore toscano e Fabrizio Corsi, fatta di tanti complimenti e altrettante frecciatine

Empoli-Andreazzoli, atto quarto. Dopo l'esonero di Paolo Zanetti, il tecnico toscano è pronto a riprendere in mano la panchina azzurra. Una notizia che sa di rivincita per Andreazzoli, dato che proprio un anno fa era stato mandato via per l'allenatore ex Venezia. Sarà la sua quarta volta alla guida dell'Empoli. Una decisione a tratti inspiegabile, visti i trascorsi tra Fabrizio Corsi e l'allenatore, che in questi anni hanno dato vita ad una storia fatta di amore e odio. 

La prima volta nel 2017 e le prime scintille: "Con lui tanti complimenti ma pochi punti"

Tutto comincia nel 2017, quando Andreazzoli sostituisce Vivarini sulla panchina dell'Empoli in Serie B. Passa dal 3-5-2 al 4-3-1-2, inanellando una striscia positiva di 19 partite (frutto di 14 vittorie e 5 pareggi), che portano la squadra a conseguire l'aritmetica promozione in Serie A e la vittoria del campionato. Un risultato straordinario, che porta al rinnovo del contratto fino al 2020. Le difficoltà cominciano con la prima stagione in Serie A. Dopo la vittoria casalinga contro il Cagliari nell'esordio stagionale, Andreazzoli colleziona 7 sconfitte e 3 pareggi nelle successive 10 giornate, risultati che conducono al suo esonero, ufficializzato il 5 novembre 2018, dopo la sconfitta in trasferta contro il Napoli per 5-1. E' qui che iniziano le prime scintille tra allenatore e presidente. Al suo posto fu scelto Beppe Iachini. Una decisione che Corsi commentò così: “Dispiace per l’esonero di Aurelio Andreazzoli ma serve attenzione. Con lui tanti complimenti ma pochi punti. Riguardatevi le partite: serviva qualcosa di diverso nel rispetto delle qualità degli avversari”. 

La parentesi Iachini e il primo ritorno

La parentesi Iachini dura poco. Andreazzoli viene richiamato il 13 marzo 2019, nonostante un buon gioco espresso dalla squadra nel corso dell'anno, all’ultima giornata perde per 2-1 con l’Inter e il contemporaneo pareggio (0-0) del Genoa con la Fiorentina condanna l’Empoli alla retrocessione con 38 punti, gli stessi del club genovese che però si salva in virtù degli scontri diretti a favore. Una retrocessione che porta alla seconda separazione tra Andreazzoli e L'Empoli, che riparte da Dionisi. Al termine della stagione, finita con la promozione in Serie A, Dionisi va al Sassuolo. Per la terza volta ecco che torna Andreazzoli. E ricominciano gli elogi del presidente Corsi, che parlò così durante la conferenza stampa di presentazione: “Abbiamo scelto un tecnico equilibrato come Aurelio e sono sicuro che potrà portarci un gran vantaggio. Reputo questo cambiamento come una grossa opportunità, è il meglio che ci potesse capitare, sono felicissimo di accogliere di nuovo Aurelio e, vivendo quotidianamente la nostra realtà, ho la certezza di quello che ci può dare questo cambio tecnico”.

Salvezza raggiunta, ma nuovo divorzio

La scelta si rivelerà azzeccata. L'Empoli si salva terminando il campionato al quattordicesimo posto con 41 punti, collezionando un bel gioco e vittorie di prestigio, come quelle contro Napoli e Juventus. Nonostante ciò ricominciano le frizioni. A poco dal termine della stagione si incomincia a parlare di una nuova divisione nonostante gli ottimi risultati. Il 3 maggio del 2022, con la salvezza già in tasca, Corsi indica Andreazzoli come “l'allenatore ideale per noi”. Considerazioni che però non porteranno ad un nuovo matrimonio. A fine stagione infatti, a sorpresa, la società azzurra decide di separarsi nuovamente dal tecnico toscano. “Una decisione sofferta ma ponderata, frutto di una disamina di questi ultimi mesi. Al netto delle soddisfazioni con Napoli e Atalanta, la squadra nel girone di ritorno ha perso smalto e convinzione – il commento del numero uno degli azzurri -. Siamo dispiaciuti perché ad Aurelio saremo sempre riconoscenti, ci ha regalato grandi soddisfazioni, ma dobbiamo andare oltre l’aspetto emotivo”. 

Il rammarico per l'esonero: "La colpa è di chi ha fatto cassa"

La decisione della separazione non sarà presa bene da Andreazzoli, che qualche giorno dopo rilascerà un'intervista alla Gazzetta dello Sport, dove non trattiene il proprio ramamrico: “Non mi aspettavo di essere esonerato, è stata una sorpresa. A volte, quando raggiungi un obiettivo, sembra quasi che sia dovuto, non conquistato. Dopo l’ottima andata, se qualcuno ha mollato, non sono stato di certo io, ma chi si è sentito al sicuro e a gennaio ha fatto cassa”.

Sulla vicenda intervenne anche Antonio Cassano, che alla Bobo Tv non usò mezzi termini: “L’Empoli aveva un signore allenatore, prima signore e poi grande allenatore, però poi in Italia cosa succede, che Corsi durante la stagione ha chiesto prima scusa ad Andreazzoli perchè lo aveva mandato via, poi cosa fa, senza che Andreazzoli sapessi niente lo ha mandato via. All’andata l’Empoli era già salvo, Andreazzoli ha lanciato giovani come Asllani e Zurkowski, gente che poi venderà, poi dal prossimo anno faranno sali e scendi, in Italia pensano solo ai soldi, non a far crescere i giovani, stiamo andando alla deriva”.

Il nuovo ciclo

La scelta Zanetti ha premiato con la seconda salvezza di fila conquistata con ben 43 punti. Andreazzoli avrà un compito arduo. La terza salvezza consecutiva sarebbe un traguardo storico, ma difficile da ripetere, soprattutto dopo l'avvio shock di questa campionato. Prima di pensare alla tattica (molto probabile un ritorno al 4-3-1-2), Andreazzoli dovrà dare una scossa ad una squadra giovane e col morale a terra. E il nuovo esordio non sarà di certo d'aiuto: domenica alle 12:30 arriva al Castellani l'Inter schiacciasassi. Tutto è pronto per un nuovo capitolo di questa storia d'amore travagliata, ma dal finale ancora tutto da scrivere.

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