rotate-mobile
social

Pasqua 2024: 5 idee per una gita fuori porta

Una selezione di mete da visitare nel weekend di Pasqua

Il lungo weekend di Pasqua può essere un'opportunità per concedersi qualche giorno di vacanza, ma per chi avrà a disposizione solo una giornata, una delle soluzione per passare questi giorni di festa è fare una gita fuori porta. Di seguito ecco cinque idee per una passeggiata tra i tanti tesori della Toscana a qualche ora da Firenze. 

 Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri

Cominciamo con una gita fuori porta nella natura. Per chi cerca avventura e contatto con la natura questo angolo di Toscana offre una grande varietà di esperienze da fare all’aria aperta. Si tratta di un vasto bosco che si estende per circa 500 ettari nel comune di Castagneto Carducci. Il Padule, nato nel 1959, è oggi un’oasi protetta dal WWF e conserva tutta la bellezza e la biodiversità tipiche della Maremma Toscana. Si tratta di 80 ettari di palude di acqua dolce e di 440 ettari tra bosco allagato, vaste praterie umide, pascoli naturali destinati all’allevamento di bovini e al riposo dei cavalli a fine carriera e coltivazioni di cereali e foraggi. Gli habitat naturalmente connessi ma cosi straordinariamente diversi hanno fatto si che si stanziassero una grande varietà di piante ed animali, basti pensare che in questa oasi sono state censite oltre 250 specie di uccelli.

Visitare questo universo cosi armonioso e perfetto permetterà di osservare, soprattutto in primavera, gli aironi vivere a contatto con vacche e cavalli, ma anche lepri, cinghiali, daini, allodole, rondini, upupa e tanti altri. Qui trova rifugio anche un’importante popolazione di testuggine palustre. Percorrendo i sentieri potrà capitare di ammirare altre specie di animali come l’istrice, la faina, i ricci, la volpe e, arrivato di recente, il lupo. 

Colonnata, tra lardo e le cave di marmo

A due ora di auto si giunge a Colonnata, piccolissimo paese famoso per il lardo e il marmo, incastonato nelle Alpi Apuane. è situato a poca distanza da Carrara, dal cui centro dista poco più di sette chilometri, percorribili con una comoda strada che si addentra nel bacino marmifero che prende proprio il nome dal borgo (il bacino di Colonnata) in circa quindici minuti, attraverso le frazioni di Codena e Bedizzano. Colonnata, che oggi conta poco più di duecento abitanti (ma erano più di mille agli inizi del Novecento), vede alle sue spalle il monte Maggiore, il monte Spallone e il monte Sagro, ed è collocata in uno dei comprensori del marmo più spettacolari.

L’assetto attuale del paesino è quello che assunse in epoca medievale. Borgo di cavatori, fatto di antiche case di pietra, sorprenderà per una sua peculiarità, ovvero il fatto che le sue due piazze (piazza Palestro, la piazza principale dove si tiene la “Sagra del Lardo”, e piazza Alberto Meschi) sono interamente lastricate in marmo: neppure nel centro storico di Carrara si possono vedere piazze dove il marmo è l’unico materiale con cui è stata realizzata la pavimentazione della piazza. 

Impossibile venire a Colonnata e non assaggiare il suo famoso lardo, famoso in tutto il mondo, preparato in apposite conche di marmo. Sono molte le larderie che producono il lardo ancora con questo antico metodo, essenziale per l’ottenimento del marchio IGP. Il lardo si può inoltre comperare al pezzo (viene venduto in piccoli tranci solitamente avvolti in carta gialla per alimenti, ma si trova anche in pezzature preconfezionate nelle tante rivendite nel borgo), oppure lo si può mangiare nei bar di Colonnata. 

Infine Colonnata è base ideale per escursioni per andare a visitare le cave di marmo di Carrara. Nel bacino di Colonnata si trovano quelle più antiche: poco prima di arrivare al borgo si può infatti fermare la propria automobile per una visita a Fossacava, dove si trova la cava romana più grande tra quelle che si conoscono. Inoltre, sempre prima di arrivare al borgo, ci si può fermare alle basi dove partono i tour guidati alle cave in fuoristrada. Le visite si svolgono sempre con guide turistiche abilitate che illustrano le meraviglie del marmo direttamente nel cuore delle montagne dove il marmo si estrae.

Montefioralle, la perla del Chianti

A poco più di mezz'ora da Firenze si trova questo gioiellino del Chianti. Si tratta di Montefioralle, uno dei borghi più belli d'Italia, circondato da colline e vigneti mozzafiato. Le case in pietra, le terrazze panoramiche e la tranquillità del luogo creano un’esperienza autentica, lontana dal trambusto moderno. Un'occasione per tornare indietro nel tempo con passeggiate tra le antiche mura e l'occasione di degustare i vini delle cantine locali. 

Una casa di Montefioralle è tradizionalmente indicata come appartenente alla famiglia fiorentina dei Vespucci, di cui era parte Amerigo, il famoso navigatore che diede il nome all’America. Nel capoluogo comunale si trova il Museo di Arte Sacra di Greve in Chianti, che oltre a reperti archeologici custodisce una preziosa collezione di arte sacra, divisa in tre sezioni: dipinti e sculture; oreficerie e arredi sacri; paramenti di manifattura toscana. Tra le molte opere interessanti si segnalano un rarissimo vetro dipinto cinquecentesco, il grande gruppo scultoreo in terracotta policroma attribuito alla mano di Baccio da Montelupo (secondo decennio del secolo XVI), la tavola della Madonna col Bambino e i santi Bartolomeo e Francesco di Francesco Granacci (1498 circa). Sul lato sud della piazza del Mercato, nella Propositura di Santa Croce, sono conservate numerose opere d’arte, fra cui uno splendido trittico quattrocentesco opera di Bicci di Lorenzo.

Lucignano

Lucignano, distante 1 ora circa in auto da Firenze, è un  borgo medievale dal caratteristico impianto ad anelli concentrici, si trova all’incrocio fra le province di Firenze, Arezzo, Siena e Perugia. Riconosciuto con la “Bandiera arancione” dal Touring Club e inserito tra i “Borghi più belli d’Italia“, incanta i visitatori con le sue vie suggestive, i palazzi storici e i tesori artistici che custodisce. Questo riconoscimento sottolinea il suo fascino senza tempo e la sua autenticità, confermando il suo status di destinazione imperdibile per gli amanti della storia, dell’arte e della bellezza paesaggistica italiana. Un'occasione per gustare anche i sapori tradizionali della Valdichiana, come i pici all'aglione o la bistecca di chianina.

Ghizzano

Ghizzano e si trova in provincia di Pisa, a circa un'ora in auto da Firenze. La frazione del comune di Peccioli è un piccolo gioiello immerso tra le colline toscane. Dal 2019 è diventata un museo a cielo aperto, visitabile con calma in meno di un'ora, grazie ad un importante lavoro di valorizzazione (dal nome "Tre progetti per Ghizzano") in cui sono stati coinvolti tre artisti: Alicja Kwade, Patrick Tuttofuoco e David Tremlett.

Della prima artista sono la scultura SolidSky, realizzata con una pietra, Azul Macaubas, proveniente dal Sud America e che si caratterizza per delle venature azzurre che virano in alcuni punti al blu, è composta da due elementi (posizionati in due luoghi diversi: uno dietro alla dietro alla chiesa Nuova e uno nella piazzetta della Chiesa): un grande blocco cubico scavato al suo interno e una sfera dalla superficie perfettamente liscia.

Di Patrick Tuttofuoco sono invece le opere che si trovano nella nella piazzetta Venerosi Pesciolini, lungo una delle scalinate perpendicolari a Via di Mezzo e quella luminosa posta in via Mercantino. Le opere hanno un unico titolo, Elevatio corpus, e si riferiscono a un ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli. L'artista è stato attivo proprio in quelle zone, nel 1479, quando la peste lo costrinse a trasferirsi da Pisa a Legoli, altra frazione di Peccioli, dove decorò un tabernacolo. Dal San Sebastiano, San Michele e San Giovanni di Benozzo, Tuttofuoco ne ha tratto ispirazione per le sue sculture realizzate in marmo, neon e ferro.

Ultima opera d'arte, ma solo per ordine cronologico, è la colorata via di Mezzo. Questa opera di "street art" è stata terminata nel 2019 ed ha reso molto famoso il paese, sono tanti i curiosi che decidono di visitarlo solo per fotografare le sfumature di verde e marrone che David Tremlett ha scelto per la piccola via paesana.

Da non dimenticare il bellissimo paesaggio che circonda Ghizzano: se il tempo lo dovesse permettere consigliamo di percorrere via di Monti, in direzione Castelfalfi, il panorama toscano non vi deluderà tra colline e cipressi.  A Ghizzano è presente anche l'area archeologica di Santa Mustiola, qui da oltre 10 anni sono in corso indagini archeologiche che hanno portato alla luce resti di epoca romana, longobarda e medievale.

I musei aperti (e chiusi) a Firenze per Pasqua e Pasquetta

Dolci di Pasqua: storia e ricetta dei biscotti quaresimali

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pasqua 2024: 5 idee per una gita fuori porta

FirenzeToday è in caricamento