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La culla del golf si trova a Firenze: la storia del Circolo dell'Ugolino, gioiello alle porte della città

Nato nel 1933, il circolo mantiene ancora oggi i parametri della tradizione, con l'obiettivo di avvicinare a sé anche i più giovani

Una grande macchia verde, una sfilata di cipressi, uno dei più bei panorami naturali che l’occhio possa abbracciare. Diciotto buche da gustare su un percorso tecnico, delicato, storico e impareggiabile, un gioiello d’altri tempi. Si tratta del Circolo dell'Ugolino, uno dei luoghi dove il golf ha iniziato a farsi conoscere a Firenze e in Italia. Sport di origini scozzesi, il golf ha debuttato in Italia già nel Settecento, più precisamente a Roma, a Villa Borghese. Il gioco era ancora “primitivo” e non come si conosce oggi. 

Il vero e proprio primo campo da golf è stato costruito proprio a Firenze, nel lontano 1889. Si chiamava Florence Sporting Club e venne fondato da una colonia di inglesi che si stabilirono a Firenze. Si trattava di un percorso di diciotto buche, edificate sui terreni dei principi Demidoff. Successivamente si spostò all’Osmannoro e finalmente nel 1933 si trasferì all’Ugolino assumendone anche il nome, che deriva dal Poggio Ugolino appunto, che si trova dietro il circolo.

All’interno dello spazio si trova anche la Clubhouse progettata dall’architetto Gherardo Bosio, arroccata su una collinetta in una cornice formata da cipressi e pini marittimi, vincolata dai Beni Culturali grazie alla sua particolare ma semplice architettura razionalista distribuita su tre livelli, insieme alla piscina, anch’essa progettata dall’ architetto Bosio con la collaborazione di Pier Luigi Nervi, che ha costruito i due trampolini in cemento armato, che sembrano inquadrare il paesaggio circostante. 

Tante le personalità che sono passate dal Circolo, dalla regina d'Olanda con il principe Claus a Severiano Ballesteros all'Open d'italia del 1983, uno dei giocatori europei più famosi di tutti i tempi, fino a Diego Armando Maradona. Tutte visite che danno lustro a questo paradiso naturale, che Firenze può vantare: “Siamo orgogliosi di rappresentare la storia del golf a Firenze – dichiara Camilla Tolomei, presidente del circolo -. Il nostro è uno dei circoli più noti d'Italia, non solo dal punto di vista storico, ma anche dal punto di vista tecnico. Oggi i campi di golf sono più lunghi, mantengono una linea piatta e presentano corsi d'acqua. Il nostro invece rispetta i parametri della tradizione, con più colline, più corto ma difficoltoso. Tutti aspetti che vogliamo mantenere, mettendo a disposizione questi bellissimi spazi agli appassionati, che di anno in anno crescono sempre di più”.

Un piccolo gioiello alle porte di Firenze, l'Ugolino non è solo sinonimo di un golf per anziani. Il circolo da anni sta lavorando per cercare di diffondere anche ai più giovani i valori di questo sport, con più iniziative, come il “Circolo dei Giovani”, formato da bambini a partire da sei anni, che si dilettano tra lezioni di golf e giochi propedeutici ad un corretto sviluppo motorio. L'obiettivo è quello di propagandare la bellezza e i valori di questo sport, per molti ancora sconosciuto o che lo ritengono un'attività d'élite: “A Firenze sembra che ci sia solo la Fiorentina e il calcio - aggiunge la presidente -, ma anche il golf è uno sport bellissimo. Si gioca all'aria aperta, a contatto con la natura, dove è possibile divertirsi anche da soli. Inoltre è un gioco che si può fare per tutta la vita. Abbiamo soci che hanno 94 anni e continuano a giocare a golf, perché è un modo per mantenersi in esercizio. Il golf è una scuola di vita, ti insegna ad essere corretto con gli altri e con te stesso, si è giudici di se stessi”. 

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