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Smog: cresce la protesta contro il blocco diesel euro 5

‘Aria nuova per Firenze’: “Provvedimento vessatorio e demenziale, meglio le targhe alterne”

“Pensare di risolvere il problema dell’inquinamento a Firenze bloccando una percentuale ridicola di auto è un provvedimento demenziale, oltre ad essere vessatorio nei confronti dei cittadini, soprattutto quelli a basso reddito. Tornare alle targhe alterne è una soluzione decisamente migliore, per questo continueremo nella nostra protesta”. A dirlo è Alberto Martini, portavoce del gruppo ‘Aria nuova per Firenze', nato come pagina social che ha al momento circa 3mila iscritti, contraria al blocco dei veicoli diesel euro 5, immatricolati tra il 2011 e il 2014, 5 lungo una parte dei viali di circonvallazione. Ieri la protesta ha raggiunto anche il consiglio comunale con tanto di cartelli per chiedere alla giunta di fare dietrofront. “Evidentemente per farsi ascoltare servono gesti eclatanti. Eravamo giù andati due volte in Comune, abbiamo fatto una manifestazione lo scorso 20 luglio a cui hanno partecipato oltre 200 persone, nonostante il giorno lavorativo e i 40 gradi, e nessuno se n’è occupato”.

A margine della seduta i rappresentanti del movimento si sono confrontati anche con l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio, senza però arrivare a una ‘sintesi’ minimamente condivisa: “Siamo su due binari paralleli che non si incontrano mai; noi parliamo di persone e dei loro problemi, lui ci risponde con i dati delle colonnine Arpat”. Dati che tuttavia rappresentano degli indicatori, se non dei campanelli d’allarme sull’aria che respiriamo e, di conseguenza, per la nostra salute. “Il problema dell’inquinamento c’è, ma non si può pensare di bloccare la circolazione delle auto come se viaggiassero da sole, se dentro non ci fossero persone che devono lavorare, andare a fare degli esami o visite mediche. Persone - sottolinea - che non hanno alcuna colpa. Hanno comprato delle macchine, le hanno pagate care e continuano a spendere per manutenzione, bollo, assicurazione, revisione, accise sui carburanti. Chi ha guadagnato miliardi vendendo auto inquinanti adesso deve farsi carico del problema, i cittadini non sono bancomat”. 

Bocciato in pieno il blocco degli euro 5, dal movimento ‘Aria nuova per Firenze’ rilanciano invece l’ipotesi delle targhe alterne, “per tutti i tipi di vetture, benzina, diesel, ibride e anche elettriche: si dimezza ogni giorno il traffico, anziché ridurlo del 5% e si dà la possibilità alle persone di organizzarsi sia per il lavoro che per altri impegni. Se c’è un’emergenza, è giusto che i sacrifici riguardino tutti, non solo chi non ha i soldi per acquistare un’auto nuova”. 
La protesta approdata nel Salone dei Duecento si intreccia con l’annunciata raccolta firme da parte di Fratelli d’Italia per cancellare l’ordinanza del Comune. Al momento però nessun ‘matrimonio di interessi’: “Noi vogliamo solo riportare i cittadini a partecipare in maniera attiva alle decisioni che riguardano la loro città, non legarci a qualche partito o movimento. Ci informeremo sulla raccolta promossa dal consigliere Draghi, se le motivazioni incontreranno la nostra causa la promuoveremo, altrimenti andremo avanti per la nostra strada”. Che per ora prevede una nuova presenza in Palazzo Vecchio lunedì prossimo e probabilmente anche quelli successivi e la manifestazione, “sarà una festa di protesta”, precisa Martini in programma domenica 30 settembre con appuntamento, salvo cambi dell’ultima ora, in piazza Santissima Annunziata, a partire dalle 17.

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