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25 Aprile e 1 Maggio: il picnic sull'Arno è il più conveniente d'Italia

Rincari fino al 10% e variazioni di prezzo fra le diverse città che raggiungono il 20%, ma con le offerte è possibile risparmiare oltre il 30% anche sui prodotti di marca

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

 La stagione dei pranzi all’aria aperta si apre ufficialmente con l’avvento delle festività del 25 aprile e del 1° maggio; ma occhio ai rincari che, insieme alle previsioni metereologiche, rischiano di rovinare le gite fuoriporta di milioni di italiani.

A confermarlo è un’indagine dell’Osservatorio di Klikkapromo.it, motore di ricerca delle offerte promozionali dei supermercati, che ha rilevato aumenti sui principali prodotti tipici di un picnic e consistenti variazioni di prezzo tra le principali Città italiane.

Pranzo - Rispetto allo scorso anno, il pranzo fuoriporta costerà mediamente, infatti, circa il 5% in più. Sbirciando nelle sporte degli italiani si scopre che saranno i condimenti per pasta e riso a gravare maggiormente sulle tasche dei consumatori: solo per il tonno in olio d’oliva si registra, infatti, un aumento a doppia cifra (+10%). Anche gli amanti del barbecue dovranno fare i conti con il carovita: per l’acquisto di salsicce e braciole si dovrà sborsare circa il 6% in più. Infine, Klikkapromo.it registra rincari dell’ordine del 2%, in linea con l’inflazione, per il riso parboiled e per le fragole.

Città che vai - L’Osservatorio di Klikkapromo.it ha, inoltre, stimato in 22,84 ! il costo del classico cestino da picnic per una famiglia di 4 persone. Per evitare che gli aumenti rovinino le scampagnate meglio, quindi, affidarsi alle offerte promozionali: il medesimo carrello, composto esattamente dagli stessi articoli, può costare, infatti, oltre il 30% in meno se acquistato seguendo le migliori offerte del momento.

Complessivamente la città meno cara risulta essere Firenze. Sulle rive dell’Arno è, infatti, possibile risparmiare il 43% su riso per insalate e quasi il 50% sulle fragole rispetto ai prezzi pieni. Situazione opposta al di là dell’Appenino, dove i bolognesi dovranno spendere circa il 4% in più per l’intero pranzo fuoriporta.

Notevoli differenze di prezzo anche fra Nord e Sud Italia. Se le salsicce a Napoli sono decisamente più convenienti, rispetto a quelle cucinate a Milano (+15%), le fragole risultano essere, invece, più care di quasi il 20% nel capoluogo campano rispetto a quello lombardo.

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