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Economia

Occupazione: la pandemia è costata mezzo miliardo di euro ai redditi dei lavoratori toscani

Lo studio Cgil: i dati nazionali, toscani e provinciali su domande di cassa, Fis e baby sitting

A quanto sono ammontate le perdite nei redditi dei lavoratori toscani, nell'annus horribilis della pandemia? A porsi la domanda è stata la Cgil, che ha delineato un quadro a tinte assai fosche relativo allo stato dell'occupazione regionale.

Innanzitutto, spiega il sindacato, il quantum perso dai lavoratori toscani è stato "stimato complessivamente in quasi mezzo miliardo di euro". Mentre "la perdita netta mensile di un operaio metalmeccanico in cassa integrazione è di 460 euro".

"C’è chi ha perso lavoro, ci sono stati contratti a termine non rinnovati, appredistati non confermati e stagionali cui è mancata la stagione - spiega il segretario Mirko Lami - di questi ultimi, l'Irpet ne ha certificati ben 26.000. Per loro, con il lavoro ovviamente se n’è andato anche il reddito".

"Ci sono poi le centinaia di migliaia di cassaintegrati che, avendo stipendi non superiori a 2.159 euro, si sono ritrovati con 998 euro di cig e con non molto di più chi aveva stipendi superiori - aggiunge Lami -. E se con uno stipendio di 1.200 euro potevi anche con fatica arrivare a fine mese, con meno di 1.000 euro, o mangi oppure paghi le bollette".

La situazione pre-pandemia

In Toscana, poi, la situazione "non era rosea neanche prima dell’arrivo della pandemia" sottolinea ala Cgil. "Ci siamo entrati con 35 aziende al vaglio dell’unità di crisi regionale, con lavoratori già in cassa integrazione che è passata da ordinaria a Covid, nome diverso stesso risultato in termini di reddito" chiosa Lami.

E aggiunge: "In Toscana, nell’apposita commisione regionale e non solo, si è lavorato di buona lena per esaminare le migliaia di domande. Così si sono quantomeno ridotti al minimo i tempi di attesa per l’accredito di quel 'troppo poco'. Siamo partiti alla fine di febbraio con le richieste di cassa integrazione in deroga, elargita dalla Regione e nello stesso tempo, con la cassa integrazione FSBA per il settore artigianato".

Va sottolineato, come fa lo stesso Lami, che "per il settore artigianato, attraverso l'Ebret, Ente Bilaterale Regionale Toscano, il sistema ha risposto subito bene, avendo risorse finanziare ordinarie a disposizione" ma poi vi è stato "un repentino rallentamento, con ritardi di vari mesi per il mancato accredito dei fondi da parte del governo, che ha dato cassa anche alle aziende che non si erano mai iscritte al fondo".

I dati nazionali

In Italia, la cassa integrazione in deroga, che a dicembre del 2019 era stata calcolata in 9.300 ore/anno, oggi è arrivata a 46 milioni di ore/anno. La cassa integrazione ordinaria è cresciuta del 4.072%. Le ore di solidarietà, che nel 2019 erano state 261.738 ore/anno, ora sono oltre 85 miliardi di ore /anno.

Inoltre, secondo l’associazione "Lavoro&Welfare", in Italia il calcolo del monte salari in meno, nell’arco dell’anno, si attesta sui 600 euro di media per 1 milione di lavoratori, per 12 mesi. Dunque 7,2 miliardi di euro andati in fumo in un anno.

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La stessa associazione ha anche esaminato la busta paga di un operaio metalmeccanico (con 22.200 euro lordi all’anno di retribuzione) e il dato che ne ha ricavato è quello di una perdita netta mensile di 460 euro.

"E come se non bastasse - dichiara la Cgil - le tredicesime di quest'anno, sono state ridimensionate per le chiusure temporanee che ci sono state causa Covid. Chi ha superato, infatti, 14 giorni di cassa integrazione nel mese, non ha maturato i ratei della tredicesima e delle ferie".

Le domande di cassa, Fis e Baby sitting in Toscana e per provincia

Toscana

  • Cassa integrazione ordinaria, alla data del 1° dicembre 2020: 74.954 domande delle quali autorizzate (73.610 domande) pari al 98,21%. Su questo dato confluiscono anche le nuove domande di CIGO previste dal decreto Rilancio Italia e dai decreti successivi, che hanno esteso la possibilità di beneficiare di ulteriori periodi di cassa integrazione per causale Covid-19
  • Cassa integrazione in deroga (gestione diretta INPS), sempre alla data del 1° dicembre 2020: 61.771 domande pervenute, delle quali ne risultano già autorizzate 58.897 (95,35%).
  • Cassa integrazione in deroga: sono state trasmesse da parte della Regione Toscana 45.898 domande, delle quali 45.843 (99,88%) sono state già autorizzate dalle direzioni provinciali, dandone comunicazione alle aziende.
  • Assegno ordinario Fis (Fondi di Integrazione Salariale): a fronte di 43.302 domande presentate, è stato positivamente autorizzato l’89,43% delle domande (38.727)
  • Bonus baby sitting: delle 92.185 richieste, 90.632 hanno avuto esito positivo (98,32%)

Province

  • Firenze

Cassa integrazione ordinaria: 19849 domande pervenute, di cui ancora 254 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 12659 pervenute, di cui 14 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 19588 pervenute, di cui 1348 da definire

Bonus Baby Sitting: 27203 pervenute, 392 ancora da definire

  • Siena

Cassa integrazione ordinaria: 4233 domande pervenute, di cui ancora 91 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 3484 pervenute, di cui 8 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 5017 pervenute, di cui 250 da definire

Bonus Baby Sitting: 6963 pervenute, 36 ancora da definire

  • Arezzo

Cassa integrazione ordinaria: 8599 domande pervenute, di cui ancora 225 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 3676 pervenute, di cui 12 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 4877 pervenute, di cui 460 da definire

Bonus Baby Sitting: 9927 pervenute, 59 ancora da definire

  • Prato

Cassa integrazione ordinaria: 9706 domande pervenute, di cui ancora 285 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 3378 pervenute, di cui 4 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 4362 pervenute, di cui 92 da definire

Bonus Baby Sitting: 6990 pervenute, 65 ancora da definire

  • Pistoia

Cassa integrazione ordinaria: 5052 domande pervenute, di cui ancora 71 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 3268 pervenute di cui 1 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 4277 pervenute di cui 251 da definire

Bonus Baby Sitting: 6952 pervenute 366 ancora da definire

  • Pisa

Cassa integrazione ordinaria: 9785 domande pervenute, di cui ancora 380 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 4813 pervenute, di cui 1 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 6553 pervenute, di cui 41 da definire

Bonus Baby Sitting: 10534 pervenute, 380 ancora da definire

  • Massa Carrara

Cassa integrazione ordinaria: 4465 domande pervenute, di cui ancora 40 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 2264 pervenute, di cui 9 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 2955 pervenute, di cui 99 da definire

Bonus Baby Sitting: 3340 pervenute, 107 ancora da definire

  • Lucca

Cassa integrazione ordinaria: 6714 domande pervenute, di cui ancora 53 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 5140 pervenute, di cui 4 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 6145 pervenute, di cui 105 da definire

Bonus Baby Sitting: 8368 pervenute, 53 ancora da definire

  • Grosseto

Cassa integrazione ordinaria: 2548 domande pervenute, di cui ancora 80 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 3064 pervenute, di cui 3 ancora da definire

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 3167 pervenute, di cui 142 da definire

Bonus Baby Sitting: 4570 pervenute, 16 ancora da definire

  • Livorno

Cassa integrazione ordinaria: 4043 domande pervenute, di cui ancora 111 da definire

Cassa integrazione in deroga istruttoria: 4152 pervenute

Cassa integrazione in deroga ma diretta da INPS: 4830 pervenute, di cui 86 da definire

Bonus Baby Sitting: 7338 pervenute, 79 ancora da definire

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