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Economia

L'export fiorentino a gonfie vele: in un anno più 12,6 per cento

La Camera di Commercio: "Stima di fine anno, a livello di Città metropolitana, a oltre 20 miliardi". Ma i prossimi mesi potrebbero essere meno positivi

"Le esportazioni si confermano motore di crescita per l’economia fiorentina". A dirlo è la Camera di Commercio, diffondendo gli ultimi dati sull'export fiorentino.

"Nei primi sei mesi dell’anno - secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio -, l’export della Città metropolitana ha toccato i 10 miliardi (a valori correnti), con una crescita del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Calcolato su base annua, il dato supera quota 20 miliardi con un incremento tendenziale del 12,4%. Il secondo semestre, comunque, appare più problematico per il rallentamento del mercato americano e di alcuni Paesi europei, Germania in testa.

A trainare la crescita dell’export nella prima parte del 2023 sono state la gioielleria (+68,2%), la farmaceutica (+46,2%) e la meccanica (+13,2%): "Le importazioni, sempre nel primo semestre del 2023, sono aumentate addirittura del 22,4% a quota 5,5 miliardi, di conseguenza riducendo l’avanzo commerciale da 5 a 4,6 miliardi".

I principali Paesi di destinazione delle esportazioni fiorentine sono la Svizzera (19,8% del totale), gli Stati Uniti (16,7%), la Francia (15,5%), la Germania (6,9%) e la Cina (5%). A livello italiano, la Città metropolitana di Firenze è la settima provincia per valore delle esportazioni (3,3% del totale nazionale) dopo Milano (9,3%), Torino (5%), Vicenza (3,9%), Brescia (3,5%), Bergamo (3,5%) e Bologna (3,5%).

“Siamo ufficio periferico dell’Istat e analizziamo costantemente l’andamento dell’economia locale sulla base delle indicazioni che arrivano anche dalle imprese della Città metropolitana – commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze -. Nonostante il buon andamento dell’export nel primo semestre dell’anno, il rallentamento in atto dell’economia americana e la recessione tecnica in cui si trova la Germania, oltre alle stime dei principali osservatori internazionali, preannunciano anche per il nostro Paese un raffreddamento temporaneo del tono dell’economia nei prossimi mesi, a cominciare proprio dalle esportazioni.”

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