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Economia

Airbnb, Nardella lancia il 'Patto per la residenza': "Niente Imu se passate agli affitti lunghi"

Palazzo Vecchio stanzia 300mila euro: l'obiettivo è "convertire" cinquecento appartamenti in un anno

La giunta di Palazzo Vecchio, guidata dal sindaco Dario Nardella, questa mattina ha approvato la delibera di bilancio di previsione per l'anno 2024, presentata dall’assessore al bilancio Giovanni Bettarini. Nelle pieghe delle varie cifre stanziate, anche 300mila euro destinato a quello che il sindaco ha ribattezzato 'Patto per la residenza'.

Si tratta del primo stanziamento economico concreto per cercare di ridurre il numero di immobili destinati ad affitti brevi (su Airbnb, la piattaforma più nota, ma anche su altri canali). In sostanza, al proprietario di una seconda casa (o terza, o quarta, eccetera) attualmente destinata al mercato degli affitti brevi, Palazzo Vecchio offre l'azzeramento dell'Imu per tre anni, in cambio del passaggio ad un contratto di media-lunga durata, destinato ovviamente alla residenza e non ai turisti.

"L'Imu sulla seconda casa in un appartamento del centro storico può arrivare anche a 2mila euro all'anno, una bella cifra", sottolinea Nardella. L'impegno del Comune è di azzerare l'Imu, con la formula del rimborso, per tre anni. "Uno strumento assolutamente innovativo. Siamo la prima città in Italia ad adottare un provvedimento del genere, segno che se si vuole le cose si possono fare", aggiunge il primo cittadino.

La misura si aggiunge alla delibera di Palazzo Vecchio mirata allo stop di nuove trasformazioni di appartamenti in affitti brevi. "Con quella norma (sulla quale a maggio si pronuncerà la giustizia amministrativa, ndr) fermiamo la nascita di nuove locazioni destinate al mercato degli affitti brevi. La norma non può però essere retroattiva e dunque - spiega ancora il sindaco - con questo nuovo 'patto' interveniamo anche sul numero di affitti brevi già presenti, con l'obiettivo di ridurli".

Nel solo centro storico gli affitti brevi sono oltre 7mila. La cifra di 300mila euro messa a bilancio punta a coprire, come spiegato invece da Bettarini, la possibilità di rimborsare fino al 7 per cento di quelle locazioni, dunque potenzialmente fino a circa 500 appartamenti che dovessero 'convertirsi' in affitti lunghi. Una bel numero. Anche se non sarà facile: gli affitti brevi, al momento, con le basse tassazioni attuali e con la possibilità di guadagnare di rendita, soprattutto servendosi di agenzie che fanno tutto il lavoro e con il proprietario che si limita a ricevere il denaro nel conto corrente, fanno certamente guadagnare di più.

Le società che gestiscono gli affitti brevi in rivolta contro Palazzo Vecchio

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