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Cronaca

Wi-Fi, il Garante per l'infanzia tranquillizza i genitori: "Non è pericoloso"

La vicenda risale al 2011 quando i genitori di San Giovanni Valdarno interpellarono il Garante regionale preoccupati per l'istallazione della rete nell'intero centro della cittadina

L’architettura del sistema Wi-Fi si struttura su onde radio. Un po’ come quella dei cellulari, solo in versione smart, o meglio su scala molto più ridotta. Anche la frequenza delle onde si avvicinano: 2,3 GHz per i telefonini, 1,8 GHz per il Wi-Fi. Due sistemi vicini entrambi accumunati da una domanda che a volte riemerge dal sottobosco delle abitudini: e la salute? O meglio, l’esposizione ad onde radio può provocare danni alla salute?

Per questo nel 2011, quando il Comune di San Giovanni Valdarno, nel contesto dell'iniziativa ‘working for progress’, ha attivato la copertura Wi-Fi sull’intero territorio del centro storico (permettendo a tutti di usufruirne gratuitamente), qualcuno alzò il dito e ripropose la questione. Genitori e residenti, preoccupati circa le possibili conseguenze negative sulla salute dei minori. Una paura che attivò anche una delegazione di genitori a chiedere spiegazioni al Garante regionale per l’infanzia, Grazia Sestini. Che oggi, in una nota, ha risposto: “La scienza non evidenzia pericolosità dai dispositivi Wi-Fi, ma sono comunque auspicabili campagne di informazione e sensibilizzazione su questi temi”. Sempre secondo Sestini “allo stato attuale delle conoscenze scientifiche e dei documenti sull’argomento prodotti dalle Agenzie internazionali, non emergono evidenze di rischi per la salute tali da sconsigliare l'uso di dispositivi Wi-Fi”.
 

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