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Cronaca

Unabomber: caso riaperto. La 'caccia al Dna' affidata a una prof fiorentina

Incarico del gip di Trieste al Ris dei Carabinieri e all'antropologa molecolare Elena Pilli dell'Università di Firenze: analizzare 10 reperti di Unabomber per verificare la presenza di Dna

Dieci reperti raccolti nell'ambito delle inchieste su Unabomber saranno analizzati per estrarne l'eventuale Dna o tracce biologiche che possano consentire di individuare l'autore (o gli autori) dei 34 attentati avvenuti nel Nord Est tra 1994 e 2006.

Lo ha deciso il gip del tribunale di Trieste Luigi Dainotti in incidente probatorio, riaprendo di fatto, dopo 16 anni, uno dei casi di 'nera' più noti degli anni Novanta.

Il gip ha assegnato incarico formale ai due periti che avranno 90 giorni di tempo per esaminare i reperti individuati tra il 2000 e il 2007, tra cui un capello trovato in un uovo inesploso nel novembre 2000 in un supermercato di Portogruaro, capelli, peli in un ordigno inesploso a San Stino di Livenza (Venezia).

Si tratta di Giampietro Lago, comandante del Ris dei Carabinieri e di Elena Pilli, antropologa molecolare all'università di Firenze.

Dal canto suo l'avvocato Maurizio Paniz, legale di Elvo Zornitta, il principale sospettato, presente oggi in tribunale, ha dichiarato di essere assolutamente tranquillo: "non ci siamo mai stancati di sollecitare che si cercasse il colpevole".



 

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