Assalto alla tramvia: cinque incappucciati fermano e imbrattano un convoglio / FOTO - VIDEO
L'episodio è accaduto in viale Redi, indaga la polizia
Assalto ai vagoni della tramvia questa mattina a Firenze. Cinque persone incappucciate hanno fermato un convoglio della T2 in viale Redi, imbrattandolo di vernice e lasciando su di essi anche una scritta "Calma apparente" (foto e video da Facebook di Massimo Milli). Un gesto del quale, al momento, non sono note le ragioni.
"Un gesto vandalico messo in atto da un gruppetto di persone attrezzate di guanti, tute e vernice", ha commentato su Facebook Massimo Milli del sindacato Faisa Cisal. "Spero e mi auguro che, anche bravate del genere, - ha aggiunto - non passino impunite e che le autorità preposte risalgano agli esecutori".
Uno dei giovani ha anche appeso al vetro del conducente un cartello con la scritta "No terrorismo - dipingiamo". Subito dopo il blitz, gli autori sono scappati di corsa. Nel frattempo l'autista ha fermato il mezzo e fatto scendere i passeggeri senza che nessuno riportasse conseguenze.
Sull'episodio indaga la Digos della Questura per i reati di danneggiamento, imbrattamento e interruzione di pubblico servizio. Gli investigatori ipotizzano che gli autori possano far parte del mondo dell'antagonismo sociale e l'antimilitarismo. Non si esclude neppure un gesto dimostrativo da parte di un gruppo organizzato di writers.
L'azienda Gest ha condannato fermamente quanto accaduto: "Un blitz che poteva mettere in serio pericolo la sicurezza dei passeggeri e che ha danneggiato un'intera vettura. Al momento non risultano scritte contro la tramvia, ma sono in corso le indagini delle forze dell'ordine", si legge in una nota.
"Le stesse forze dell'ordine - ha fatto sapere l'azienda - hanno chiesto di visionare i filmati delle telecamere di sicurezza, grazie alle quali siamo fiduciosi che gli autori di questi gesto non la faranno franca".
"Un gesto spregevole assolutamente da condannare. - ha commentato su 'X' il sindaco Dario Nardella - Ci metteremo subito in moto con le nostre telecamere di sorveglianza per individuare i colpevoli. Non esiste tolleranza per azioni gravi come queste".
