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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Testamento biologico: la Toscana è la prima regione a renderlo applicabile

Cosa è e come funziona

La Toscana è una delle prime regioni a dotare le sue aziende sanitarie di una serie di disposizioni per rendere applicabile la legge sul testamento biologico. La legge sul fine vita è entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Ora le Regioni devono dare attuazione concreta a quanto prescritto dalla legge. La Toscana l'ha fatto con una delibera, presentata dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nella seduta di ieri pomeriggio.

I prossimi passaggi

Entro 30 giorni dall'approvazione della delibera, l'assessorato, attivando anche il previsto percorso con l'Autorità Garante per la Privacy, fornirà alle aziende sanitarie le indicazioni per la raccolta e la registrazione, nelle varie modalità (digitale e/o analogica) consentite dalla legge, delle volontà dei cittadini in merito al testamento biologico (giuridicamente definito Disposizioni Anticipate di Trattamento - Dat).

Verranno stabiliti precisi percorsi organizzativi, informativi e formativi, per garantire il coinvolgimento di tutti gli operatori del servizio sanitario regionale interessati, oltre ai medici di medicina generale.

Verranno organizzate adeguate campagne informative per spiegare ai cittadini gli obiettivi della normativa in materia di consenso informato e di Dat, le finalità, le modalità di attivazione/fruizione dei percorsi strutturati dalla Regione.

Si cercherà un'intesa con il notariato e l'Anci toscana, per consentire l'armonizzazione delle procedure operative di registrazione, conservazione e fruizione delle Dat.

Entro 15 giorni dall'approvazione della delibera, ogni azienda sanitaria dovrà individuare un proprio Referente di progetto.

Come funziona il testamento biologico 

Con l'entrata in vigore della legge 219/2017 ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere può redigere le sue Dat.

Per essere valide, devono essere state redatte solo dopo che la persona abbia acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte che intende assumere.

Le Dat devono essere state redatte con atto pubblico notarile scrittura privata autenticata dal notaio scrittura privata semplice consegnata personalmente all'Ufficio di stato civile del Comune di residenza o alle strutture sanitarie. Le Dichiarazioni non hanno scadenza. Possono essere rinnovate, modificate o revocate in qualsiasi momento, con le stesse forme con le quali possono essere redatte.

Le Dat sono vincolanti per il medico, che potrà però disattenderle a determinate condizioni. Anche in caso di rifiuto o di revoca del consenso al trattamento sanitario, il medico dovrà comunque adoperarsi per alleviare la sofferenza del paziente.

Sebbene lo scopo primario delle Dat sia quello di fornire indicazioni chiare in merito alle proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nel modello informatizzato il cittadino può esprimere anche manifestazioni di volontà attinenti al fine vita, o relative ai momenti successivi alla morte: l'assistenza religiosa, il luogo nel quale preferirebbe morire (ospedale, abitazione), la donazione di organi, la donazione del corpo a scopo scientifico, il trattamento del cadavere, ecc.

Il testamento biologico potrà essere inserite nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e nella Cartella Clinica Elettronica (CCE), in modo tale da essere consultabile anche da parte del medico di famiglia e del personale medico delle strutture in cui eventualmente il cittadino sarà ricoverato.

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