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Cronaca

Terremoto in Turchia, le terribili immagini dei vigili del fuoco impegnati alla ricerca di sopravvissuti / FOTO

La situazione resta drammatica, si stimano oltre 15mila morti

Continuano ad arrivare immagini drammatiche dalla Turchia, colpita domenica scorsa da un violento terremoto nell'area orientale del Paese, al confine con la Siria, Paese anche quest'ultimo duramente colpito dalla scossa.

Sul posto sono arrivati anche alcuni uomini dei vigili del fuoco italiani e del reparto della Toscana. Le immagini che vedete sono state diffuse nelle scorse ore proprio dai vigili del fuoco della nostra regione.

La squadra di ricerca persone è stata impegnata per tutta la notte scorsa ad Antiochia, nella lingua di terra turca che si insinua a sud est tra il mar Mediterraneo e la Siria, a meno di un centinaio di chilometri dalla siriana Aleppo in linea d'aria, per le ricerche di dispersi sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente crollata. In azione anche i nuclei cinofili.

La situazione operativa resta molto complessa per gli enormi danni causati e nel frattempo è stato ultimato il campo base del contingente italiano ad Hatay, sempre nella stessa zona. Su tutto, a complicare la situazione, il grande freddo di questi giorni, con migliaia di dispersi che, magari sopravvissuti ai crolli, potrebbero morire (se non sono già deceduti) per le rigidissime temperature di questi giorni.

I risvolti politici

Ovviamente quanto successo influisce anche sulla geopolitica internazionale e sulla politica interna. Il regime di Erdogan, al quale l'Italia ha venduto negli ultimi anni una grandissima quantità di armi, usate in gran parte anche per reprimere brutalmente i curdi, nonostante l'impegno di questi ultimi contro lo Stato Islamico, potrebbe essere messo in difficoltà da questa immane tragedia.

Erdogan è al potere ormai da quasi venti anni e a maggio sono previste in Turchia elezioni presidenziali. Nonostante il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, che avrebbe potuto sconfiggere Erdogan, sia stato condannato a due anni di carcere con una scusa e di fatto tagliato fuori dalla competizione elettorale, se Erdogan non saprà gestire il post terremoto potrebbe subire contestazioni e vedere la sua rielezione a rischio.

“Quello che è successo al sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu è scioccante e inaccettabile per una democrazia e uno stato di diritto. Esprimo solidarietà al collega e amico sindaco e alla grande comunità della città che lo ha eletto democraticamente per questa sentenza dal sapore politico che mira a impedirgli di concorrere liberamente alle prossime elezioni presidenziali. Condanno fermamente questa sentenza e chiedo a tutte le autorità internazionali e all’Unione europea di intervenire con fermezza nei confronti del Governo turco”, disse il sindaco di Firenze Dario Nardella a dicembre, dopo la condanna di Imamoglu, accusato di aver "insultato" alcuni pubblici ufficiali turchi. Sulla vicenda però, a parte un po' di scalpore iniziale e belle parole, la comunità internazionale si è impegnata ben poco e la condanna ad Imamoglu, con l'esclusione dalle prossime elezioni, è rimasta.

Così Erdogan ha eliminato il sindaco di Istanbul dalla corsa alla presidenza

La situazione in Turchia dopo il terremoto

FOTO - I soccorsi dei vigili del fuoco in Turchia dopo il terremoto

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