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Cronaca Reggello

Frode e bancarotta: sequestrata maxi villa con piscina a Reggello

Secondo le accuse sarebbe stata acquistata con i proventi di una frode in commercio e di una bancarotta fraudolenta

I militari della guardia di finanza di Firenze hanno dato esecuzione, come rivelato questa mattina, a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del tribunale fiorentino Angelo Pezzuti, su richiesta pm Fabio Di Vizio, di una villa di 14 vani con piscina sita a Reggello (FI), in quanto ritenuta "acquistata con i proventi di una frode in commercio e di una bancarotta fraudolenta patrimoniale, oggetto di riciclaggio attraverso una società del Principato di Monaco".

Le indagini iniziarono nei confronti di una società di capitali, gestita da un uomo di origini calabresi residente nell’Aretino, che, prima del 2010, aveva venduto in tutta la Toscana un’aspirapolvere prodotta da una società d’Oltreoceano (società estranea ai fatti), quale apparecchio elettromedicale o presidio medico, pur non avendo le autorizzazioni del Ministero della salute.

Le prime indagini avevano portato, nel 2013, alla condanna per frode in commercio, poi confermata in appello nel 2018, di 5 persone, tra cui il soggetto amministratore della società.

Nel frattempo quest’ultimo aveva acquistato, intestandola alla madre, la villa sequestrata in questi giorni a un prezzo dichiarato di 233mila euro, più 400mila euro in contanti.

Al fine di nascondere la provenienza del denaro, grazie a un professionista contabile di origini casertane, l'uomo avrebbe fatto cedere la villa, prima a una donna che ne aveva progettato e diretto i lavori di ristrutturazione e, pochi mesi dopo, da questa a una società immobiliare del Principato di Monaco amministrata da un soggetto inglese domiciliato a Montecarlo.

A seguito di indagini antiriciclaggio nei confronti della società del Principato di Monaco, le fiamme gialle hanno ritenuto che la titolarità della villa fosse riconducibile al soggetto di origini calabresi, pertanto la Procura della Repubblica fiorentina, che ha coordinato le indagini, ne ha richiesto e ottenuto il sequestro ritenendola acquistata con i proventi della frode in commercio, sottratti dalle casse della società attraverso la bancarotta fraudolenta patrimoniale, poi oggetto di riciclaggio internazionale.

Contestualmente è stato notificato un avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta patrimoniale e riciclaggio ad altre 6 persone, tra cui il consulente contabile e la direttrice dei lavori di ristrutturazione della villa.

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