Scandicci: dopo la fiera rimangono i "cocci", protesta dei residenti
Dopo la storica fiera sui terreni rimane il degrado. La segnalazione arriva da una residente: "Nella stradina che porta al Russell Newton mi rifiuto di andare perché secondo me è antigienico"
Fiera di Scandicci terminata da un mese, e cosa rimane? Per la gran parte dei visitatori il ricordo di una passeggiata tra brigidini e praline, qualche acquisto negli stand e numerosi pit stop per salutare amici che non si vedono da tempo.
Invece per chi vive dove la rassegna agricola viene allestita, la festa non è ancora terminata. Anche se ormai è passato quasi un mese. Perché? “Ok vada che quando c’è la fiera siamo sotto assedio, lo capiamo, però dopo almeno ripulite tutto” racconta una residente.
La questione è semplice; infatti dopo aver smontato capannoni, a terra rimangono souvenir e lasciti che non fanno piacere. In particolare per coloro che ci vivono. “Possiamo capire tutto ma è passato un mese, via date un pulita”. Il riferimento è ai terreni pieni di carcasse in legno, bicchieri di plastica e pancali che sono stati dimenticati.
“Rifiuti” sparsi a macchia di leopardo, un po’ qua un po’ la, anche lungo la stradina sterrata che porta all’istituto Russell Newton “Nella stradina che porta al scuola mi rifiuto di andare perché secondo me è antigienico” sbotta la ragazza. “Chiediamo al sindaco Gheri di impegnarsi a ripulire, e nel caso i terreni non fossero del Comune di segnalarlo ai proprietari”.
A questo, ci viene fatto notare, si aggiungerebbe il fatto che le zolle di terra smosse per smontare le strutture della fiera, unite alla pioggia degli ultimi giorni, avrebbero creato un "pantano" attraversato quotidianamente dai ragazzini per arrivare a scuola.
