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Cronaca Centro Storico / Via Palazzuolo

Via Palazzuolo: le saracinesche diventano opere d’arte contro il degrado / FOTO

La street art colora via Palazzuolo

Via Palazzuolo, un’altra narrazione è possibile. Una delle strade più problematiche del centro di Firenze cambia, almeno in parte, look con dieci opere d’arte permanenti realizzate sulle serrande dei fondi commerciali. 

Nel fine settimana undici street artist si sono messi al lavoro sui bandoni di botteghe d’arte e non solo: dal tabaccaio all’angolo con San Paolino fino al minimarket all’incrocio con via Orti Oricellari, passando per il restauratore di mobili, il bronzista, il biciclettaio, la lavanderia e altri ancora. Ognuno con il proprio personalissimo stile ha dato il contributo a “colorare” la via e sulla bontà dell’iniziativa,  organizzato dall’Associazione A testa alta insieme a Street Levels Gallery all’interno del progetto Palazzuolo strada aperta che ha vinto il bando dell’Estate Fiorentina 2023 del Comune di Firenze e quello per le Arti visive di Fondazione CR Firenze, sono tutti d’accordo.

“È un’opportunità per contrastare la narrativa odierna e far conoscere via Palazzuolo per qualcosa di positivo e propositivo anziché per le solite cose che, per quanto siano vere, non aiutano a far uscire la strada dalla sua condizione - dice Sofia Bonacchi, vicepresidente di A testa alta - Dovremmo recuperare concettualmente ciò che ha significato il Rinascimento,  la capacità di promuovere e investire su giovani artisti per circondarsi di bellezza”.

Clet insieme a Droste, Exit Enter, James Vega, Kraita317, Luchadora, Miles, Monograff, Mr. G, Nian e Urto gli street artist coinvolti nel progetto, alcuni dei quali già autori di altri lavori a Firenze. All’inaugurazione itinerante anche l’amministrazione comunale con gli assessori Alessia Bettini (Cultura), Cosimo Guccione (Politiche giovanili) e Benedetta Albanese (Sicurezza urbana) concordi nel sottolineare come questa iniziativa faccia parte di un piano più ampio di riqualificazione della zona per assicurare vivibilità e sicurezza. 

E i residenti plaudono: “Siamo estasiati, hanno fatto davvero un gran lavoro cambiando un pezzo di strada - commentano dal comitato Palomar Palazzuolo, impegnato a contrastare il degrado dell’area - Quattro-cinque posti così e lo smantellamento dell’angolo ‘sciagura’ (quello tra via Palazzuolo e Orti Oricellari) e sarebbe perfetto. Questo è un progetto che parte da lontano, da prima della pandemia. Abbiamo ‘mappato’ i bandoni, siamo risaliti ai proprietari e confrontati, con loro e i residenti e tutti hanno aderito in maniera entusiasta”. E l’auspicio è che il progetto si estenda ad altri fondi, magari contribuendo a far rialzare qualcuna delle saracinesche abbassate da troppo tempo. “Sarebbe bello se aprissero start up di giovani artisti, se questa strada potesse ritrovare la sua vocazione artistico artigianale”.

“Guardiamo se almeno per una volta si parla bene di via Palazzuolo - osserva Giuseppe Fanara della pelletteria artistica Il Bussetto - C’è tanto degrado, bisognerebbe riuscire a tenerla un po’ meglio. Ma questo è un inizio”.

Quasi a volerlo smentire, pochi minuti dopo proprio “all’angolo sciagura” un uomo alticcio, birra in mano, un habitué della zona, prova a prendersi la scena. “Avrei potuto farla anche io questa roba (il termine è che usa in realtà è un altro)!”, grida, telefonino in mano, a riprendere i partecipanti. A conferma che sì è un inizio, ma la strada sarà lunga.

Via Palazzuolo: bandoni dipinti dagli artisti di strada contro il degrado

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