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Cronaca

Rifugiati, oltre cento telefonate per ospitare in casa un profugo

Il capogruppo di FdI però rilancia: "Numero profughi vietato all'accoglienza dei senzatetto, in Toscana 25mila famiglie attendono una casa"

Privati e famiglie toscane aprono le porte ai rifugiati. Se prima che venisse indicato un numero di telefono ad hoc (comunicato ieri ndr) erano quindici le famiglie pronte a ospitare, ad oggi sono state cento le telefonate arrivati in Regione da tutta la Toscana. Di queste, effettuate da pensionati e giovani coppie, anche se la maggioranza sono famiglie con figli, una quarantina ha dato immediata disponibilità ad accogliere in casa uno, due migranti o anche un'intera famiglia. Disponibili a farlo anche senza contributi, in maniera disinteressata.

Nel primo giorno di apertura, il numero dedicato per l'accoglienza dei profughi nelle case private - il 331.6983061, attivo dalle 9 alle 18 – ha squillato più volte. Una settantina sono state le chiamate a cui la Regione ha risposto: due i posti in media offerti, otto gli appartamenti liberi e da affittare messi a disposizione.

"Si tratta di una risposta generosa da parte dei toscani che sconfigge chi ha soffiato e soffia sul fuoco dell'odio e degli egoismi – commenta soddisfatto il presidente della Toscana, Enrico Rossi - . Sono certo che la già consistente mole di offerte di disponibilità aumenterà nelle prossime ore e sarà tale da smentire diffidenze e paure". "La Toscana – conclude - ancora una volta si dimostra terra accogliente".

Il telefono per l'accoglienza in alcuni momenti della giornata ha squillato così tanto che qualcuno, una trentina di persone, ha trovato occupato. "Ci scusiamo con tutti coloro a cui non siamo riusciti a rispondere – dice Rossi - Per i prossimi giorni ci organizzeremo meglio".
Tutte le persone che hanno contattato il numero saranno ricontattate non appena sarà chiarita con le Prefetture la procedura da adottare.

POLEMICA - Non manca un pizzico di polemica. Infatti ieri il capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli ha contattato la linea per offrire accoglienza ai rifugiati, riprendendo la telefonata in un video, decidendo poi di dedicare un numero alle persone che volessero accogliere gli italiani in condizioni di indigenza: è attivo da oggi allo 055.2387216 . “Ho chiamato per chiedere se fosse possibile offrire accoglienza anche ai tanti italiani che vivono in condizioni di indigenza, che purtroppo sono sempre di più. Ho preso atto che la Regione non si occupa di loro e deciso di mettere a disposizione i nostri strumenti istituzionali per istituire io una linea dedicata". Il numero, attivo come quello per gli immigrati dalle ore 9 alle 18, servirà per tutte le persone che vogliono offrire disponibilità ad accogliere persone senza tetto perché ridotte in condizioni di povertà.

"Prendiamo atto che la Regione, mandata avanti con i soldi dei cittadini toscani, attiva un servizio ad uso esclusivo di chi vuole offrire ospitalità ai profughi - sottolinea Donzelli - ma non capiamo perché a questo numero sia vietato offrire ospitalità agli italiani in condizioni di indigenza. Enrico Rossi prova così a sfruttare l'onda emozionale per andare sulla stampa e fingersi buono. I cittadini non dimenticano che è governatore dal 2010 e che fino ad oggi non ha fatto nulla per aiutare, tanto per fare un esempio concreto, le 25mila famiglie toscane che sono in lista di attesa per una casa popolare. Ci pare una grave discriminazione nei confronti degli italiani - conclude Donzelli - quella di vietare l'utilizzo di strumenti istituzionali per il sostegno di persone che vivono in condizioni di difficoltà".
 

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